L’Olimpia rimonta da -26 e si impone su Pesaro grazie a un canestro di Brandon Davies

L’Olimpia  rimonta da -26 e si impone su Pesaro grazie a un canestro di Brandon Davies

Milano risale dal 19-45 e riesce a prevalere nella volata finale

Una partita strana quella di Vigevano che l’Olimpia vince 72-70 con un canestro quasi alla sirena di Brandon Davies (21 punti, 12 nel secondo tempo) imbeccato da Kevin Pangos, ma dopo aver rimontato da meno 26.

Per 15 minuti è stata un’Olimpia in balia di Pesaro: dal 45-19, il parziale è stato di 53-25. La difesa è salita di tono ha causato palle perse, tiri forzato, ha abbassato le percentuali di tiro avversarie. L’attacco ha pagato comunque qualche palla persa di troppo, è stato discontinuo, ma ha trovato le armi che doveva: prima Kevin Pangos che verso la fine del primo tempo ha riportato il deficit entro margini normali, poi Billy Baron con due triple a inizio ripresa ha determinato la prima rimonta e infine quando un’ottima Vuelle ha accelerato di nuvo aver cavalcato il gioco interno di Davies, utilizzato anche in combinazione con Kyle Hines, che in questo caso difendeva sull’ala forte avversaria, è stato decisivo. L’ultima rimonta, prima della volata, è stata determinata dall’utilizzo anche di tre playmaker assieme, inclusi Tommaso Baldasso e Mitrou-Long che ha sofferto prima di finire con un paio di giocate eccellenti, anche in difesa.

IL PRIMO TEMPO – L’Olimpia è partita subito contratta, ha sbagliato i primi quattro tiri e accumulato quattro palle perse nei primi quattro minuti. Normale che Pesaro (cinque triple nel quarto iniziale di cui tre di Kwam Cheatham) sia andata avanti subito in modo energico, costruendo anche 12 punti di vantaggio prima del 25-15 delle fine del primo quarto (il più efficace di Milano è stato Deshaun Thomas con una tripla e 3/4 dalla lunetta). Il secondo quarto è stato traumatico per almeno sette minuti e mezzo in cui Pesaro ha continuato a tirare e segnare (otto triple all’intervallo) e l’Olimpia è rimasta spenta soprattutto in difesa. E’ precipitata così 26 punti sotto, prima di cambiare marcia in difesa, generare errori al tiro e palle perse trasformate in possibilità di transizione. Con due triple consecutive, Kevin Pangos ha rimesso in ritmo la squadra che in 150 secondi, nemmeno, ha mangiato metà del divario risalendo a meno 13 (lungo jumper sulla sirena di Thomas assistito proprio da Pangos).

IL SECONDO TEMPO – L’Olimpia ha aggredito l’avversaria all’inizio del terzo quarto e con due triple di Billy Baron, la regia di Pangos, una difesa migliore è risalita fino a meno quattro. Pesaro, dopo aver faticato nella prima metà del periodo, si è ripresa con Tambone e il gioco interno di Kravic, ripristinando i 13 punti di divario, poi ridotti ancora a 10, 60-50 alla fine del periodo. L’Olimpia ha avuto il merito di tentare la rimonta anche nel quarto periodo, riducendo progressivamente il margine e traendo grandi frutti dal gioco interno di Brandon Davies. Cercato cinque volte di fila in post basso ha segnato quattro canestri di fila e subito un fallo (1/2). E’ stata questa la chiave della rimonta definitiva. L’Olimpia ha impattato per la prima volta a meno 2:29 dalla sirena e ha sorpassato con Kyle Hines a meno 1:10. Dopo un tap-in di Dejan Kravic, sull’ultimo possesso Pangos ha servito ancora Davies per il canestro della vittoria, 72-70.

NOTE – Gli assenti nell’Olimpia erano Stefano Tonut, Shavon Shields, Gigi Datome, Pippo Ricci, Nicolò Melli, Johannes Voigtmann, Paul Biligha. Il prossimo impegno prestagionale dell’Olimpia sarà venerdì prossimo ad Atene contro il Maccabi nel “Trofeo Giannakopoulos”.

IL TABELLINO

Olimpia Milano-Vuelle Pesaro 72-70 (15-25; 34-47; 50-60)

Milano: Davies 21 (8/11, 5/8 tl), Thomas 11 (2/3, 1/1, 4/6 tl), Mitrou-Long 2 ((0/2, 0/1, 2/2 tl), Pangos 13 (1/2, 3/6, 2/4 tl), Baron 10 (2/3, 2/4), Hall 6 (3/5, 0/2), Baldasso, Kostrzewski 2 (1/1), Alviti 3 (1/3 da 3), Hines 4 (2/3).

Pesaro: Abdur-Rakhman 13, Tambone 9, Moretti 3, Visconti 7, Charalampopoulos 9, Cheatham 9, Kravic 10, Mazzola 2, Totè 8, Stazzonelli, Dia.