Andrea Tosi di La Gazzetta dello Sport parla del secondo caso legato al doping in casa dell’Olimpia Milano in questa stagione.
Questione su cui coach Messina ha ribadito con estrema fermezza la posizione della società.
Il greco Dinos Mitoglou, risultato positivo ad una sostanza non specificata dopo la sfida con l’Efes dello scorso 4 marzo, secondo Tosi in caso di squalifica ‘sarà licenziato anche se dovesse rientrare prima della scadenza naturale del suo contratto fissata per giugno 2023’.
Per le regole GIBA è possibile il licenziamento per giusta causa in presenza di una squalifica superiore alle 10 giornate.
Da RealOlimpiaMilano la ricostruzione di Antonis Kalkavouras di Gazzetta.gr.
“Gli errori di Dinos sarebbero stati due: a) assumere una sostanza consigliata da una persona terza (un medico?), senza FORSE conoscerne le conseguenze; b) non avvertire Olimpia Milano, ovvero lo staff medico, prima dell’assunzione dello stesso. Lo ribadiamo, sono considerazioni dell’autore dell’articolo, con tutti i condizionali del caso”.
Sempre ROM aggiunge: “L’agenzia americana del giocatore, la Wasserman, è scesa subito in campo, affidando la difesa a Sophocles Pilavios, che difese Nick Calathes nel 2015. L’attuale play del Barcellona, allora in NBA, venne fermato per 20 partite. Lo stesso sindacato dei giocatori parlò di «colossale ingiustizia»”.
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