In corso presso la store Technogym di Milano la presentazione di Naz Mitrou-Long, Billy Baron e Brandon Davies.
Christos Stavropoulos: «Ringrazio Technogym Milano per l’ospitalità. Felice che cominicino le presentazioni dopo una grande stagione. Abbiamo lavorato bene per tutta l’estate per presentare oggi i primi tre giocatori. Li volevamo, li abbiamo seguiti per tutta la stagione. Brandon e Billy hanno esperienza di EuroLeague, ci daranno tanto per crescere. In Naz invece abbiamo visto la sua volontà e la sua grinta, crediamo che possa crescere e darci tanto in questa stagione colma di partite»
Brandon Davies: «Felice di tornare in Italia ed essere parte di questo club. E’ una grande opportunità giocare in un club prestigioso come l’Olimpia per dare la caccia alla maggior parte di titoli».
Billy Baron: «Sono qui da quasi un mese con la mia famiglia, per ora mi è piaciuto tuntto. Potremmo essere molto competitivi, abbiamo ritrovato anche i giocatori italiani, siamo pronti per dare battagli».
Naz Mitrou-Long: «Ci sono tanti ragazzi esperti con leadership. E’ il mio secondo anno in Italia, mi sono innamorato del paese e della cultura. Faccio parte di questo gruppo con leaderhip dalla cima al fondo».
Christos Stavropoulos: «Anche con l’Olympiacos avevamo tanti giocatori in nazionale. Fa piacere, perchè significa che sono giocatori importanti. Ma sicuramente non è facile pensando che oggi è il primo giorno di lavoro comuneu. Tra una settimana avremo la Supercoppa, poi inizieranno campionato ed EuroLeague, quindi non siamo in condizione di essere una squadra. Cercheremo di lavorare per essere pronti il prima possibile, ora non lo siamo».
Brandon Davies: «Dividere lo spogliatoio con Kyle Hines è qualcosa di eccezionale. Cercherò di imparare da lui, di apprendere il massimo possibile da uno dei giocatori più decorati d’Europa».
Billy Baron: «Prima cosa che mi viene in mente è una gara con Milano. La fisicità era degna dei playoff, senza nulla togliere la serie con il Barcellona. Era solo regular season, ma è qualcosa su cui Messina lavora dal primo giorno».
Naz Mitrou-Long: «Sono orgoglioso di essere un giocatore che cerca di inserirsi in qualsiasi contesto. Messina mi ha detto di essere me stesso, dunque voglio contribuire in ogni modo che posso. Tutti sanno adattarsi, questo è il segreto di Olimpia Milano».
Christos Stavropoulos: «Gli obiettivi sono gli stessi. Vincere lo Scudetto e arrivare quanto meno ai playoff per cercare le Final Four. Due anni fa ci siamo riusciti, l’anno scorso ci siamo arrivati molto vicini. Tre anni di alto livello, quest’anno abbiamo cercato più profondità, qualcosa in più a livello offensivo. Speriamo di arrivare fino in fondo ovunque»
Brandon Davies: «Ne ho parlato con Christos e con Messina. Mi hanno spiegato come il mio talento poteva essere usato in questa squadra, oltre al cambio culturale del club con Messina. Per me la scelta è stata facile, mi sento totalmente coinvolto in questo progetto».
Billy Baron: «Una decisione facile dopo aver parlato al telefono con Messina. Convincere mia moglie è stato ancora più facile, Milano è bellissima. Ma soprattutto ho un senso di urgenza, la vittoria, e questo mi è parso il posto giusto. Qui c’è gente che arriva presto e va via tardi».
Naz Mitrou-Long: «Ho tutto quello che serve per rispettare le aspettative. Tutti mi dicono che è una lega fisica, mi aspetto che sia così. Faccio il professionista da un po’, ho giocato le March Madness, ma comunque farò di tutto per farmi trovare pronto».
Christos Stavropoulos: «Tutti i nostri obiettivi li abbiamo firmati. E siamo molto contenti e felici per questo. Abbiamo fatto un mercato importante, per quanto difficile pur senza le squadre russe. Tutte in EuroLeague hanno investito, e hanno investito bene, ecco perchè sarà una stagione impegnativa e difficile».
Christos Stavropoulos: «Siamo molto felici della gente che è venuta alle Finals. Ovvio. Alla gente qua piace seguire la pallacanestro, lo sapevamo già. E ricordiamoci i due anni da cui veniamo, tra pandemia e percentuali d’ingresso. Siamo tornati alla normalità, ci sono tante idee nel nostro reparto tiketing. Abbiamo già annunciato dei pacchetti. Ma credo che la chiave per avere la gente vicino sia la squadra. Avremo una squadra divertente da vedere».
Brandon Davies: «Varese fu la mia prima stagione intera fuori dagli USA. La differenza sta nell’aspetto mentale, è questo quello che si impara con i grandi coach in Europa. Perchè il basket non è solo talento e forza. Ma ho anche lavorato sul mio fisico».
Billy Baron: «Il mio modello è sempre stato mio fratello, Jimmy, 11 anni in Europa. Poi ho cercato di migliorare il mio gioco e tirare più dal palleggio. Al college ho giocato da play, ora mi trovo più a mio agio da guardia ed è la mia natura».
Christos Stavropoulos: «EuroLeague senza le russe? Il livello resta alto, forse è addirittura più alto, al massimo avremo solo dei viaggi più brevi. Avremo sette italiani, sì, per avere un roster più profondo. La chiave è quella. Crediamo negli italiani, possono darci un grande aiuto. La rotazione sarà un bel lavoro per Ettore».
Brandon Davies: «Dopo tanti anni ho imparato come non sia importanre come dicono le cose gli allenatori, ma cosa dicono. Gli allenatori si somigliano tutti, a volte sono arrabbiati, a volte no».
Naz Mitrou-Long: «Penso che il mio talento completi Pangos nel modo migliore. Lo conosco da quando era bambino, e già a 13 anni era un professionista. Quando dice una cosa la fa, è meraviglioso giocare con un elemento così altruista. Penso alla gara con Pesaro, eravamo sotto ma ha cambiato il livello d’aggressività e ha coinvolto molto Brandon».
Billy Baron: «E’ una squadra differente rispetto allo Zenit. C’è più profndità, ci sono più veterani, ma Pangos è un giocatore che sa metterti in ritmo, rende tutto facile essendo molto altruista».
Brandon Davies: «Mi fa diventare un giocatore migliore Pangos. Non posso che confermare la sua professionalità e il suo altruismo. E’ un giocatore con cui è divertente giocare».
Brandon Davies: «Per arrivare dove vogliamo arrivare serviranno tutti. Bisognerà essere pronti, e approfittare dei momenti di riposo».
Billy Baron: «Essere pronti. Più facile a dirsi che a farsi, ma chi starà fuori qui lavorerà duro per essere pronto per la partita successiva».
Naz Mitrou-Long: «Il clame della squadra è “insieme”. Noi vogliamo lavorare e vincere insieme. Avere troppo talento non è un problema, lo sarebbe al massimo il contrario».
Brandon Davies: «Coach Messina mi ha spiegato che se avessi portato le mie qualità la squadra avrebbe fatto l’ultimo passo. Ma ora conta lavorare. Ho fatto le Final Four, ora voglio fare il passo successivo».
Naz Mitrou-Long: «Io credo nel presente, non nel passato. Potevo venire un anno prima o due, ma chissà se avrei avuto la stessa stagione che ho avuto a Brescia. Credo nelle opportunità, e sono qui per sfruttarla. Questo gioco è la mia vita, quindi voglio migliorare e vincere come chi mi sta accanto. In questo momento il basket è la mia vita 24 ore al giorno, credo di essere arrivato nel momento giusto».
Breandon Davies: «Undersize? No, perfect size. Ci sono giocatori più alti di me, ma io cerco di modellarmi intorno alle mie qualità, ovvero giocare faccia a canestro e tirare da fuori. Sono cresciuto grazie ai coach chie mi hanno insegnato ad attaccare gli avversari secondo i loro difetti».
Billy Baron: «Ho cambiato approccio. Allora giocavo in una squadra dove dovevo fare tutto, quindi cercavo di conservare le energie per la fine. Ora è quasi il contrario, quando esco dalla panchina non posso attendere che la gara arrivi a me, ma la devo attaccare io. Non c’è tempo».
Brandon Davies: «Ho giocato due gare nelle finestre FBA con l’Uganda prima di andare al Barcellona. Una proposta che ho accettato, lo ritengo un onore. E’ stata un’esperienza che mi ha arricchito».
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