Il giorno dopo aver vinto il suo quarto scudetto consecutivo, Giampaolo Ricci è stato ospite di Tutti Convocati: queste le sue dichiarazioni sulla stagione con l’Olimpia Milano e la vittoria del tricolore numero 31 della società milanese.
Sulle sue quattro vittorie consecutive dello Scudetto: “Non ci si abitua mai. Il giorno dopo è sempre il più bello, è veramente bello arrivare alla fine ed alzarla”.
Sulle difficoltà di questa stagione: “Forse è il sentimento che ci ha aiutato ad arrivare pronti alla fine. Le difficoltà ci hanno unito e ci hanno fatto arrivare a vincere. Vincere dà il senso a tutto il resto: è stato un anno difficile, ma alla fine provi a dimenticartelo. Quando sei a Milano vuoi fare sempre il massimo, anche durante l’anno. Non ci siamo riusciti quest’anno ma vincere alla fine è sempre un finire in modo dolce”.
Dove l’Olimpia ha svoltato: “Dopo Gara 1 contro Trento ci siamo guardati in faccia e abbiamo detto che dovevamo cambiare qualcosa. Ci siamo stretti ed abbiamo trovato la quadra giusta. La Virtus era favorita: era arrivata prima e nell’anno aveva fatto meglio di noi. Volevamo vincere Gara 1 per dare un’impronta alla serie, ci siamo riusciti… Poi la fiducia e giocare insieme ci ha portato a chiuderla in casa. Una festa stupenda, non potevamo chiedere di meglio”.
Sulla coesione: “All’inizio era difficile rendere tutti partecipi… Nei Playoff i 12 sono stati scelti: faccio una menzione speciale per i quattro rimasti fuori (Baron, Lo, Valentine e Poythress): sono entrati in palestra ed hanno dato il massimo tutti i giorni nonostante sapevano che sarebbero restati fuori. Capire ognuno il suo ruolo ci ha fatto rendere conto che potevamo farcela se tutti mettevano il loro mattoncino. Il campo parla sempre: alla fine siamo stati più squadra della Virtus, forse è questo il motivo per cui abbiamo vinto”.
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