“Non volevo piangere”. Il ritorno di Klay Thompson e quella richiesta

“Non volevo piangere”. Il ritorno di Klay Thompson e quella richiesta

L'emozione era palpabile al Chase Center quando Klay Thompson è tornato da avversario con i Dallas Mavericks

L’emozione era palpabile al Chase Center quando Klay Thompson è tornato da avversario con i Dallas Mavericks. I Golden State Warriors gli hanno dedicato un video tributo, accolto da un’ovazione del pubblico e dall’affetto dei suoi ex compagni Stephen Curry e Draymond Green. “Non volevo piangere,” ha confessato Thompson, spiegando di aver chiesto a Curry di rinunciare a un discorso sul campo per evitare di emozionarsi.

Durante il riscaldamento, Curry e Thompson si sono scambiati sguardi carichi di nostalgia. “Era come quando si è bambini in un parco giochi,” ha raccontato Curry. Thompson ha poi segnato 22 punti, con sei triple, e dopo una tripla ha eseguito una celebrazione simile alla ‘spalla shakerata’ di Curry. “Era un gesto spontaneo,” ha detto Thompson. “Sento di giocare meglio quando sono rilassato.”

Al termine della partita, Curry ha riflettuto: “È stata una serata indimenticabile. Non poteva andare meglio: Klay ha giocato bene, il pubblico ha visto uno spettacolo straordinario, ed è finita punto a punto. Questi sono ricordi speciali.” Thompson ha concluso con un sorriso, abbracciando ex compagni e staff: “È stata una serata surreale, e c’è ancora tanto da vivere contro i Warriors.”