“Non è stato serio”. Sarunas Jasikevicius, che bordate al Barcellona

“Non è stato serio”. Sarunas Jasikevicius, che bordate al Barcellona

Sarunas Jasikevicus, coach del Fenerbahce, ha parlato con Piti Hurtado nel programma Movistar+ Zona Euro

Sarunas Jasikevicus, coach del Fenerbahce, ha parlato con Piti Hurtado nel programma Movistar+ Zona Euro, dove ha affrontato molti argomenti, senza peli sulla lingua.

SUL RAPPORTO CON NICK CALATHES

“C’è la terza opzione, quella vera. Molte cose non sono mai accadute, come si legge sulla stampa. Non c’era quasi bisogno di parlare di nulla. Lui vede tutto e capisce tutto. Se lui è bravo, la squadra lavora bene, se lui ha una serata storta non siamo tanto bravi. Non si parla mai abbastanza della sua difesa, è una delle migliori in Europa. Ma ovviamente, quando sei il primo in rubate e assist, non si parla abbastanza di altre cose”

SUI PLAY-IN

“Non mi piacciono. Diciamo sempre che giochiamo troppe partite, le Finestre, non so quante in campionato e ne abbiamo 34 per dimostrare dove possiamo arrivare in EuroLeague. Se avessi molti infortuni e questo ci aiutasse ad arrivare al decimo posto e poi ai playoff e ad avere un’altra possibilità, parlerei in modo diverso. Ma parliamo sempre della stessa cosa. Che giochiamo troppe partite, che stiamo uccidendo i giocatori. Allora perché giocare di più?”.

SU BARCELLONA

“Il mio bilancio personale è molto buono. Avevo già degli amici, ne ho conosciuti altri, la mia famiglia era molto felice. A livello sportivo, penso che abbiamo avuto tre anni meravigliosi, se non si considera il fatto che non abbiamo vinto l’EuroLeague, che è il sogno di tutti. Ma credo che dovremmo essere molto orgogliosi di questi tre anni. Abbiamo vinto titoli, siamo sempre stati primi o secondi in Eurolega e nella ACB, abbiamo giocato quasi tutte le finali… Sono molto orgoglioso”.

“Ci sono sconfitte che fanno male. L’anno scorso è stata una delle mie peggiori, in semifinale a Kaunas. Penso che avessimo chiaramente una squadra migliore di quella del Madrid, ma non lo abbiamo dimostrato, loro hanno giocatori con molta esperienza e ti soffiano via la partita. Mi piace anche il modo in cui i ragazzi si sono ripresi dopo le Final Four, perché è stato un duro colpo. Nei playoff di ACB abbiamo mostrato un’ottima pallacanestro, soprattutto nelle ultime cinque partite, le due a Malaga e le tre contro Madrid”.

SUL CLUB BLAUGRANA

“Come ogni grande club, è un club complicato. Sono rimasto molto deluso dai miei dirigenti, dalle persone del club, dal modo in cui mi hanno trattato negli ultimi tre anni. Ho sofferto molto. A volte sembrava che non fossimo tutti sulla stessa lunghezza d’onda. Fare quello che hanno fatto con Mirotic non è serio, non è da grande club. Una delle cose che mi ha fatto più male è che le persone con cui ho lavorato per anni hanno tirato fuori molte cose dalla stampa, ci sono state riunioni dietro le quinte con i giornalisti per dire le cose. Per me era abbastanza chiaro che, a livello di progetto, le cose non piacevano più. Volevo cose diverse, ho rifiutato la prima offerta e non mi hanno fatto la seconda. Credo che lo abbiano capito. Grazie e arrivederci a tempi migliori”.