Nikola Jokic: Il terzo MVP? Quel premio non è mai stato nei miei pensieri…Non ho un ego

Il big man dei Nuggets è tra i principali candidati per il premio di MVP anche in questa stagione

Nikola Jokic, stella dei Denver Nuggets e della Serbia, di recente ha concesso una lunga intervista a TVArenaSport, in cui ha parlato sia di NBA che di nazionale.

Sulla possibilità di vincere il terzo MVP consecutivo.

“Ad essere sincero, il trofeo di MVP forse conterà un po’ di più per me una volta finita la mia carriera. Non ho mai inseguito quel riconoscimento, né ci ho mai pensato. Quando si vuole qualcosa e la si ottiene, è logico che si sia felici. Tuttavia, quel premio non è mai stato nemmeno nei miei pensieri, quindi forse per questo motivo non sono abbastanza euforico quando ne parlo. Devo ammettere che non gioco per i record, né per essere il migliore nelle “triple-doppie”. Ma, ripeto, forse quando sarò più grande e potrò vantarmi con gli altri o con i miei bambini di che tipo di giocatore ero”.

Sui Denver Nuggets di questa stagione.

“Negli ultimi due anni ero praticamente obbligato a pensare soprattutto all’attacco, mentre in questo ho cambiato ‘mentalità’, così come le percentuali di tiro. Ora abbiamo molto più talento e non devo più segnare per forza 30 punti. C’è Jamal Murray che può segnare 50 punti, Aaron Gordon 20, 30, 40, e Michael Porter Jr. può fare sette, otto triple. Anche Caldwell-Pope è bravo dalla lunga distanza, mentre dalla panchina abbiamo energia garantita e il contributo di Bones Hyland. Abbiamo una squadra nuova. Quest’anno gioco in modo diverso rispetto ai due precedenti, ma il mio rendimento è rimasto simile, per non dire uguale”.

La sua mentalità.

“So che un giorno arriverà qualcuno più veloce, più grande e più bravo di me ed è solo questione di tempo… Basta vedere quali giovani talenti stanno arrivando… Sì, possiamo competere, ma qualcuno migliore di noi prima o poi arriverà sicuramente. Per questo non c’è spazio per la gelosia e guardo sempre con piacere ai successi degli altri. Sono buono con tutti, non ho nemici e non credo di avere un ego”.

L’impegno con la Serbia.

” Ho detto al CT che può contare su di me. Deve solo dirmi quando, e io mi farò trovare pronto. Farò del mio meglio per vincere una medaglia. Sono arrivato in ottima forma lo scorso anno, mi sono allenato tutta l’estate. Non voglio sottolineare che è per via della nazionale, perché sicuramente avrei lavorato lo stesso durante le vacanze. Ma si può dire che sono arrivato più preparato grazie alla chiara motivazione che avevamo all’Eurobasket. Per quanto riguarda la squadra, ho comunicato con tutti, andavamo d’accordo e giocavamo anche a carte… Sono davvero dei ragazzi fantastici, anche quando abbiamo perso contro l’Italia, gli ho detto che mi sono divertito a giocare con loro ed è stato un piacere condividere lo spogliatoio con questi ragazzi. Un grande gruppo”.