Nico Mannion si racconta su Repubblica. Da Varese alla Nazionale, non dimenticando il sogno NBA e la Nazionale.
SU VARESE
«Ora sono qui, in un posto bellissimo per giocare a basket. Si sente la storia, il peso degli scudetti, dei trofei. E sin dal primo giorno ho ricevuto tantissimo sostegno. Il passato è l’esperienza che ti resta, che ti serve per essere un giocatore migliore».
SU BOLOGNA
«Lì era dura dal punto di vista mentale e questo mi ha rafforzato. Anche il giocare poco o niente in alcune partite mi ha aiutato. Ora esco meglio dalle situazioni negative, un errore non è un peso, qui si può persino sbagliare “sorridendo”. Un errore è un’occasione di crescita».
SULLA NAZIONALE
«Se Pozzecco mi convocherà ci sarò al 100%. Alla maglia azzurra tengo da morire e mi piacerebbe tornare all’Olimpiade, fame una vera, col pubblico e senza i guai fìsici che ho avuto tre anni fa. Col Poz il rapporto è magnifico ed è straordinario vedere quello che la squadra riesce a fare grazie alla forza che ci trasmette».
SULLA NBA
«L’Nba sarà sempre un goal, come dite in italiano?, un obiettivo, ma ora sono qui, mi sono ritrovato».
Commenta
Visualizza commenti