Una prova di maturità e di puro dominio offensivo che ha portato la squadra ad ottenere il successo in trasferta. Con questi presupposti Niccolò Mannion (Virtus Segafredo Bologna) si è aggiudicato sia il premio di miglior giocatore mettendosi alle spalle Chris Dowe (Banco di Sardegna Sassari) e Markel Brown (Openjobmetis Varese) sia quello di miglior italiano superando nei voti Nicolò Melli (EA7 Emporio Armani Milano) e Amedeo Della Valle (Germani Brescia).
Con la stagione arrivata oltre il giro di boa era giunto il tempo di dare una risposta precisa ai tanti interrogativi. Non c’erano dubbi sul fatto che Mannion fosse un giovane dotato di enorme talento, perché sono ancora nitide le immagini del suo pre-olimpico così come tutte le altre in maglia azzurra. Dopo alcune gare di assestamento tra campionato, Coppa Italia ed Eurolega è arrivato il momento di splendere, di mettere le marce più alte e avviarsi verso la fase calda delle competizioni in cui la Virtus Segafredo è coinvolta. Nella sfida vinta contro l’Umana Reyer Venezia al Taliercio, Niccolò Mannion ha direttamente messo il turbo decidendo di caricarsi tutta la squadra sulle spalle e mettere un punto esclamativo, scacciando via qualsiasi questione spinosa a suo carico. Sull’onda dell’entusiasmo creato dal compagno e mentore Marco Belinelli nelle partite precedenti, il numero 1 dei felsinei ha messo in scena un vero e proprio show: nei 25 minuti spesi sul parquet ha messo a referto 27 punti, frutto di una prova al tiro praticamente immacolata con 4/4 da due (100%), 4/5 da tre (80%) e 7/7 a cronometro fermo (100%); tuttavia Nico non ha creato solo per se stesso, ma anche per i compagni arrivando a distribuire 5 assist e unendoli a 2 rimbalzi (1 difensivo e 1 offensivo). Infine la sua pericolosità ha portato gli avversari a commettere ben 5 falli su di lui, ciò è servito a registrare un 33 alla voce valutazione oltre al +19 nel plus/minus. Sia i punti segnati che la valutazione sono i due migliori dati in carriera per Mannion da quando veste la divisa della Virtus Segafredo Bologna.
“Ultimamente mi sento bene. Ho avuto un po’ di opportunità, ho avuto un po’ di minuti, sono riuscito ad entrare in ritmo e abbiamo fatto una grande partita. Abbiamo cominciato un po’ lentamente nel quarto quarto, ma abbiamo dimostrato di essere pronti alla battaglia” dice il classe 2001 ai microfoni di Eleven Sports nel post-partita. Ciò che gli spettatori presenti al palazzetto e seduti davanti allo schermo hanno visto è un ragazzo che sta riprendendo sicurezza nei propri mezzi, un ragazzo che vuole prendere per mano la Virtus Segafredo Bologna e portarla verso gli obiettivi fissati ad inizio stagione. Nel quintetto al fianco di Teodosic non c’è certamente un giocatore timido, anzi c’è un giocatore che può sfruttare le perle fornite dal play serbo e a sua volta facilitare i movimenti a canestro dei compagni. A partita in corso al fianco di un artista come Belinelli per non dare riferimenti agli avversari e colpire sia dentro sia fuori l’area. Successivamente al fianco di entrambi per aiutare la squadra a scappare e mettere il sigillo finale sulla partita. Una partita da incornicare per Niccolò Mannion che ha potuto mostrare tutto il suo arsenale di colpi, la sua dimensione di three-level scorer e la sua generosità nel seguire le richieste di coach Sergio Scariolo, il quale non ha esitato nemmeno per un secondo a lasciargli le chiavi del gioco non appena ha visto l’impatto del nativo di Siena all’interno della sfida contro Venezia.
I 27 punti segnati da Mannion sono il suo massimo in carriera e supera dunque i 21 realizzati il 6 maggio 2022 nella gara persa contro il Banco di Sardegna Sassari; allo stesso modo il 33 nel dato della valutazione supera quello di 23 registrato in due occasioni: contro la Carpegna Prosciutto Pesaro nella vittoria del 16 aprile 2022 e contro la NutriBullet Treviso nella vittoria del 29 aprile 2022. Il classe 2001 ha scollinato quota 20 punti per la prima volta in campionato questa stagione, ma è già la sua dodicesima partita sulle venti disputate in cui arriva in doppia cifra (sei in casa e sei in trasferta); le quattro triple messe a referto pareggiano invece il massimo ottenuto in Italia, questa volta però con una percentuale migliore (80%, contro Pesaro nella scorsa stagione i tentativi furono 6 e la percentuale del 66.7%). Il numero 1 bianconero è primo in squadra per partite cominciate nello starting five con 18 e primo a pari merito con Belinelli e Weems per presenze con 20; tra i giocatori con più di 10 partite giocate, Mannion occupa il secondo posto per punti segnati di media con 11.1 (dietro a Belinelli), mentre tra quelli con almeno 15 partite giocate è terzo per valutazione con 10.8 (dietro a Jaiteh e Mickey). Secondo per assist distribuiti in squadra con 3.5 (Teodosic ne ha 6.1 ma con dodici partite in meno), secondo per percentuale a cronometro fermo con l’87% (Belinelli tira con l’89.8%) e secondo per minuti a partita con 22.1 considerando i giocatori più presenti (almeno 14 partite giocate). Infine nei dati complessivi della Virtus Segafredo Bologna, Niccolò Mannion è il giocatore con più assist distribuiti (70) ed è secondo per minuti totali (441) e per punti segnati (221).
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