NBA FOCUS: Dove possono arrivare i nuovi Lakers?

I Lakers attualmente sono 13° ad Ovest con 25 vittorie in 56 partite, i rinforzi basteranno per agganciare la postseason?

I Los Angeles Lakers hanno sfruttato gli ultimi due giorni di mercato per rinforzare il roster a disposizione di coach Ham, che ora ha le armi per affrontare al meglio l’ultima parte di regular season.



ARRIVI E PARTENZE


IN- D’Angelo Russell, Mo Bamba, Rui Hachimura, Jarred Vanderbilt, Malik Beasley e Davon Reed, oltre a 3 seconde scelte future.



OUT-Russell Westbrook, Kendrick Nunn, Thomas Bryant, Pat Beverley, Juan Toscano-Anderson e Damian Jones, la prima scelta 2027 (protetta se tra le Top 4) e 4 seconde scelte.



Sì, è stato il mercato delle reunion e delle seconde scelte future…



IL CAMBIO DELLA GUARDIA


Per i Lakers privarsi di Russell Westbrook è stato come togliere un vampiro dallo spogliatoio, stando alle parole di Dave McMenamin.





Il nuovo backcourt partirà da  D’Angelo Russell, che ai Timberwolves stava disputando una stagione più che positiva dal punto di vista realizzativo, con career-high nella % dal campo e dalla lunga distanza. Certo, regia e difesa non sono – e probabilmente non saranno– i suoi cavalli di battaglia, ed a Minnesota se ne sono accorti in tempo per non offrirgli un nuovo contratto. Net rating negativo nei suoi minuti in campo, e decisamente positivo quando sedeva vicino a coach Finch. Non sono i dati che vorresti dal tuo playmaker, ma i Lakers chiederanno a Russell soprattutto di punire le difese con il tiro da fuori sulle imbeccate di LeBron e compagni. Compito ampiamente nelle sue corde.



Sempre nel backcourt sarà interessante seguire le scelte di Ham per lo spot di shooting guard, viste le diverse opzioni a disposizione. I vari Reaves, Walker IV, Beasley e Christie dovranno sgomitare per farsi largo in rotazione, da non escludere anche l’assetto con 2 playmaker con Russell e Schroder. Il nuovo arrivo – Beasley- è il miglior volume shooter del gruppo, e conosce bene l’ex Ohio State grazie al periodo comune a Minneapolis. Essendo anche un discreto difensore quando ne ha voglia, Beasley è un buon candidato per il ‘closing lineup’.  



IL FRONTCOURT


La cessione di Thomas Bryant inizialmente aveva sorpreso, visto che il big man era una delle poche note liete della gestione Ham ai Lakers. In seguito però Chris Haynes ha rivelato che il giocatore aveva chiesto espressamente al Front Office di cambiare aria. Inaspettato anche l’arrivo di Mo Bamba, lunghissimo centro che passa ad Ovest dopo 5 stagioni ai Magic. L’ex Texas nell’ultimo biennio ha mostrato incoraggianti progressi nel tiro da tre, arma che di sicuro gli tornerà utile con i gialloviola. Inutile dire che tutto passerà dalle condizioni fisiche di Anthony Davis, che prima del recente infortunio stava marciando a ritmi da MVP.



 Hachimura è una buona opzione per aiutare la second unit a trovare punti facili, mentre Vanderbilt ha doti da tuttofare versatile e dedito al lavoro sporco che si fondono bene con quello che sarà il nuovo starting five (ipotizziamo: Schroder, Russell, LeBron, Davis e Vanderbilt). L’ex Kentucky nella stagione 2020/21 ha disputato oltre 300 minuti insieme a Russell e Beasley, nei quali i Timberwolves hanno segnato 115.8 punti per 100 possessi. Un dato che oggi varrebbe il 6° posto NBA, ben superiore al 19° che occupano attualmente i gialloviola. Ovviamente non è tutto così automatico, ma aggiungendo al terzetto due campioni come LeBron e Davis… 



OBIETTIVO POSTSEASON E POI…


Sulla carta questa nuova versione dei Lakers ha un supporting cast superiore a quelle del passato più o meno recente, sia per le doti dei singoli giocatori che per come completano il duo di superstar. 


Il Front Office guidato da Pelinka (???) è riuscito a mantenere un discreto livello di flessibilità –I nuovi arrivi non hanno contratti garantiti per il 2023/24, e dalla prossima offseason i Lakers potranno offrire di nuovo due prime scelte e anche due swap in sede di trade -, con l’opzione di puntare nella prossima Free Agency in caso di fallimento.


Ora inizia la parte più difficile, l’inseguimento ad uno dei primi 10 posti ad Ovest. Con ogni probabilità Utah perderà posizioni, ma il calendario è durissimo nelle prossime 10/15 partite.



Per dirla con le parole di Anthony Davis:


"Ovviamente sappiamo cosa abbiamo sulla carta, ma è ora di metterlo in pratica, di dimostrarlo in campo. E dobbiamo farlo con una certa urgenza, sono sicuro che i nuovi arrivi arriveranno pronti a dare il loro contributo".




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