Paulius Motiejunas, CEO di EuroLeague, ha rilasciato una lunghissima intervista ai microfoni di L’Equipe per parlare del progetto NBA Europe, dopo la conferenza stampa di Adam Silver, e della crescita del basket europeo. Di seguito un estratto delle sue dichiarazioni.
Motiejunas sulla conferenza stampa di Adam Silver: “No, non credo sia stata una dichiarazione di guerra. La buona notizia, quando ascolto ciò che è stato detto, è che tutti sembrano concordare sul fatto che il basket europeo sta andando bene, che sta crescendo in modo sostanziale e che il potenziale non è mai stato così alto. Consideriamo molto positivamente il fatto che la NBA voglia esplorare ancora di più questo mercato con l’aiuto della FIBA. Conosciamo perfettamente questo territorio, abbiamo la migliore fanbase, le migliori squadre, la cultura più consolidata. Siamo forti, cresciamo ogni anno e siamo fiduciosi nel nostro prodotto. Vedremo cosa uscirà da questa “esplorazione” annunciata in questa conferenza stampa. A questo punto, non ci sembra che siano stati fatti annunci chiari su ciò che vogliono fare a lungo termine”.
Sulla possibilità di trovare una soluzione che riunisca le parti: “Penso che sia l’unico modo. È quello che pensiamo anche noi. Quando si parla di squadre, di grandi nomi, non riesco a immaginare questo potenziale campionato senza di noi. Possiamo parlare del “miglior prodotto” possibile senza le squadre di Eurolega, i loro tifosi, i nostri mercati, la cultura, la passione e la storia che tutto questo porta con sé da decenni? Da parte nostra, siamo sempre pronti a sederci e a discutere per esplorare insieme la soluzione migliore per offrire a tutti un prodotto ancora migliore di quello che il basket europeo offre attualmente”.
Sulla posizione di EuroLeague riguardo NBA Europe: “Nessuno ha espresso un desiderio o ha detto che sta pensando di lasciare il campionato. E certamente non per qualcosa che oggi rimane così vago. Naturalmente, quando l’NBA arriva, tutti vogliono ascoltare ciò che ha da dire, compresi noi. Li rispettiamo, hanno il miglior campionato del mondo. Ma abbiamo rinnovato con il nostro partner IMG e i club si sono impegnati. Il nostro DNA, la forza trainante della pallacanestro, sono i tifosi, la cultura, l’atmosfera, la storia, tutto ciò che abbiamo in Eurolega, che è incomparabile e impossibile da duplicare. Il basket europeo è uno stile di vita, un’emozione”.
Se teme che l’EuroLeague possa scomparire: “(Ride, ndr) Non aspettatevi che vi dica una cosa del genere. Non vedo alcun rischio di estinzione. Abbiamo un piano chiaro, pieno di opportunità da esplorare”.
Rischio di scissione come successo nel 2000 con EuroLeague e Supproleague: “Nel 2015 abbiamo vissuto qualcosa di simile con la Champions League, competizione della FIBA. Ci sono state delle ondate, ma siamo rimasti la migliore competizione. Lo scenario peggiore per il basket europeo sarebbe che i tifosi non capissero il sistema, quale campionato fa cosa, qual è la differenza. Lo scenario migliore sarebbe quello di stabilire un sistema piramidale chiaro, che protegga i giocatori europei e che gerarchizzi tutto il basket europeo, partendo dalla base e dal campo di allenamento. In modo che tutti crescano e che il basket europeo assuma una nuova dimensione”.
Commenta
Visualizza commenti