L’elenco dei giocatori infortunati in NBA in questa prima parte di stagione comprende già diverse superstar. Solo negli ultimi giorni abbiamo registrato gli stop di Zion Williamson, Ja Moran, Kevin Durant e Chet Holmgren.
Secondo i dati di Jeff Stotts di InStreetClothes, il numero delle partite perse per infortunio è in continua crescita, non solo per i nomi più famosi. Ieri erano già 686 dopo tre settimane di regular season, con un aumento vertiginoso rispetto alle 507 della scorsa stagione nello stesso periodo. Si tratta del 35% in più rispetto alla scorsa stagione e del 16% rispetto al livello generale di tutto il 2023-24.
“Si sperava che la combinazione della Player Participation Policy dell’NBA e il requisito di 65 partite per i premi della postseason avrebbero visto i giocatori più presenti sul parquet. Invece, le assenze tendono ad aumentare…
Il problema degli infortuni si presenta in tutta la sua gravità nei dati relativi all’audience. Secondo i dati di Sports Media Watch, le partite di ESPN nelle prime settimane della stagione hanno registrato un calo del 34% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con una media di 600.000 tifosi in meno. Gli ascolti delle partite NBA su TNT sono diminuiti del 14% nelle prime due settimane. Questi cali potrebbero essere spiegati da una moltitudine di fattori, tra cui le elezioni del 2024 e l’aumento degli ascolti della NFL, ma la variabile infortuni rappresenta un grosso ostacolo per i partner della lega”.
L’NBA non è di certo l’unica lega con il problema dei tanti infortuni, anche da noi il calendario è talmente fitto di impegni e spesso gli atleti non riescono a recuperare nella maniera corretta. E magari un piccolo problema si aggrava, con tutto ciò che ne consegue.
Negli States perlomeno hanno la ‘scusa’ di un business sempre più solido dal punto di vista economico, mentre in Europa…
Commenta
Visualizza commenti