Al “Corriere dello Sport”, il presidente Grassi ha parlato delle difficoltà che sta incontrando in questa stagione la sua GeVi Napoli: “Dobbiamo essere sinceri, abbiamo creduto di aver imparato la lezione, ma i fatti dimostrano che così non è stato. Questa società è giovane e la crescita repentina forse ci ha fatto sentire troppo bravi. La A è un’altra cosa. Napoli è una piazza esigente e chiede risultati che da quando siamo tornati nella serie maggiore, mancano”.
La scelta di puntare su Pancotto dopo l’esonero di Buscaglia è stata quella giusta? “Cesare era nello staff, tra gli assistenti, da inizio stagione. La soluzione interna, affidando la squadra a un coach esperto che aveva il polso della situazione, è stata la più logica”.
La chimica di squadra della GeVi non riesce a spiccare e anche l’idea di portare Blazic a Napoli è sfumata: “Non arriverà. E’ stato un sussurro, un’idea balenata per qualche minuto ma mai concretizzatasi. Ci guardiamo intorno perché se dobbiamo fare un innesto dovrà essere un giocatore che ci aiuti a salvarci, per programmare poi la prossima stagione. I cambi di quest’anno sono figli delle richieste che ci sono state fatte e che abbiamo cercato di esaudire. Su alcuni giocatori abbiamo scelto bene, su altri ci sono stati problemi. Abbiamo sofferto da matti nella posizione di ala grande anche se ora con Wimbush sembra che il problema sia risolto. La squadra è stata costruita puntando forte sugli esterni e per questo problema atavico paghiamo uno scotto. Intanto prendiamo atto della gran partita di Howard a Trento. E’ stato votato Mvp della giornata e questo è importante in vista della sfida di oggi a Brescia”.
La città sta sostenendo il club? “L’appello della curva a riempire il PalaBarbuto e spingere i ragazzi verso un successo che avrebbe un gran valore è un bel segnale. Se qualche tifoso durante la stagione si è disamorato è per colpa nostra e di come, in alcune occasioni, siamo andati in campo esibendoci in prestazioni vergognose. Accettiamo le critiche, ma non quelle preconcette però. Specie di chi non capisce quanto sia importante la serie A per il nostro club e tutta la città. La A la vogliamo mantenere con forza, eppure c’è chi si diverte a dire che saremmo felici di retrocedere. Pazzesco”.
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