Morgan: “Sono contento perché finalmente sto bene fisicamente”

Morgan: “Sono contento perché finalmente sto bene fisicamente”

Le dichiarazioni del lungo di Venezia ex Kazan che nell'avvicinarsi ai playoff, dopo il lungo infortunio, ha ritrovato la migliore condizione

Jordan Morgan ha presentato la prossima partita con Pesaro e il finale di stagione:

“Sicuramente è una gara importante per entrambe le squadre. Loro sono in lotta per i playoff, quindi ci aspettiamo una gara molto dura con un’atmosfera importante come quella di Pesaro. In settimana abbiamo lavorato duro e dovremmo essere bravi a farci trovare pronti perché ci aspettiamo una sfida difficile.”

Come si sente fisicamente considerando che nelle ultime prestazione ha fatto un netto passo avanti?

“Sono contento perché finalmente dopo tanto duro lavoro incomincio a vedere a raccogliere anche i frutti sul campo. Il recupero dall’infortunio è stato molto lungo e per questo ringrazio il club e tutto lo staff sia tecnico che medico perché mi hanno dato l’opportunità di seguire un processo giorno per giorno che mi ha permesso di ritornare a giocare. Sono contento perché finalmente sto bene fisicamente e per un giocatore il momento in cui si sente padrone del proprio fisico riesce a trovare un benessere mentale che ti permette di lavorare concentrato e sempre più duro giorno dopo giorno”.

Quanto sono stati duri i mesi di riavvicinamento al campo da quando ha firmato per Venezia?

“E’ stato un processo lungo che non auguro a nessuno. E’ stato anche difficile perché ero abituato a fare molte cose diverse e invece in quel periodo ho dovuto fare le stesse cose per diversi giorni per un periodo di molti mesi. Ad inizio stagione io non sapevo dove avrei giocato, però ho continuato a lavorare nonostante stessi facendo sempre le solite cose e le giornate sembravano non finire mai”.

Quando non ha potuto scendere in campo ha comunque seguito costantemente i suoi compagni. Quanto è stato utile poter osservare i suoi compagni per apprendere più velocemente il gioco di squadra?

“Sono un giocatore molto competitivo e per me è molto difficile vedere le partite da fuori e non poter giocarmi le mie carte sul parquet. Io ho una passione smisurata per questo sport e quindi vorrei giocare più tempo possibile ogni partita. Ma indubbiamente il fatto di potermi riavvicinare con calma al basket giocato è stato molto utile perché il club e lo staff mi hanno dato il tempo per farlo e di conseguenza ho potuto mettere in pratica tutto quello che vedevo osservando i miei compagni. Tutto questo serve perché quando vai in campo ci sono situazioni che hai visto e sai riconoscere, poi tra il dirlo e il farlo non è una cosa immediata: però fortunatamente step by step sto tornando ai miei livelli”.

Adesso siete finalmente al completo. Come vede il finale di stagione della sua squadra?

“Siamo i padroni del nostro destino. Finalmente abbiamo ottenuto la qualificazione ai playoff e, come tutta la squadra, sono convinto che dal momento in cui noi entriamo in campo con l’idea di combattere e non lasciare nulla di intentato in campo possiamo giocarcela con tutti. E’ facile a dirsi meno a farsi, ma noi entriamo sempre in campo per dare il 100%, non sempre ci riesce però ci proveremo: dobbiamo pensare ad una partita alla volta”.