Per ricominciare dopo la sconfitta contro gli Stati Uniti e per dare seguito ad un Mondiale che al momento porta un segno decisamente positivo. Gli ultimi due impegni, domani 7 settembre contro la Lettonia (10.45 italiane, diretta Rai Sport, Sky Sport Summer, Now e DAZN) e venerdì 9 settembre contro un’avversaria ancora da scoprire, saranno utili per il piazzamento finale nel torneo e per il ranking FIBA ma forniranno anche l’occasione al CT Gianmarco Pozzecco per proseguire l’opera di costruzione della Nazionale che verrà. La presenza nel roster di ragazzi giovani e di sicuro avvenire come Matteo Spagnolo, Gabriele Procida e Momo Diouf non è casuale. La personalità dimostrata dai tre nelle gare del Mondiale, anche contro avversari di altissimo livello come gli Stati Uniti, costituisce una solida base sulla quale lavorare a cominciare dagli ultimi due test a Manila.
Dopo la semifinale sfiorata a Berlino dello scorso anno, anche stavolta l’Italia è approdata tra le migliori otto formazioni passando dal contesto europeo a quello mondiale. Prima nel proprio gruppo nella seconda fase dopo aver battuto la Serbia che nei prossimi giorni giocherà per una Medaglia. L’inaspettato (vista la sconfitta degli statunitensi con la Lituania) scontro con gli Usa già ai Quarti non ha permesso agli Azzurri di provare finalmente a fare quel passo in più che manca da anni. “Ci riproveremo la prossima estate – ha detto Nik Melli a caldo – e quella dopo, e quella dopo ancora finché non ci riusciremo”. In queste parole c’è lo spirito di una squadra che ha trovato il modo di stare bene insieme e insieme andare oltre i propri limiti esaltando le qualità diffuse.
C’è tanta, tantissima Italia nella Lettonia. A cominciare da coach Luca Banchi, artefice del grande salto di qualità fatto dalla Nazionale baltica negli ultimi due anni. Il 58enne tecnico nativo di Grosseto, in carica dal 2021, ha prima sorpreso tutti nelle qualificazioni iridate vincendo il primo girone davanti a Belgio e Serbia e si è poi ripetuto nella seconda fase battendo in casa e in trasferta nientemeno che Grecia e Turchia. Nove vittorie e una sconfitta (in Serbia 101-100…) che hanno catapultato la Lettonia al Mondiale per la prima volta nella sua storia.
Il più sembrava fatto e molti addetti ai lavori non avrebbero scommesso sulla Lettonia dopo il sorteggio dei gironi: quello di Jakarta era senza dubbio il più difficile di tutti considerata la presenza, insieme ai lettoni, di due corazzate come Canada e Francia. E considerate soprattutto le assenze per infortunio in casa baltica di giocatori chiave come Kristaps Porzingis, Janis Timma e Janis Strelnieks. E invece, trascinata dai fratelli Bertans, la Lettonia è riuscita prima ad eliminare la Francia nel primo girone (88-86) e poi a battere la Spagna campione in carica (74-69) e il Brasile (104-84) volando ai quarti di finale. Imprese terminate alle porte della semifinale contro la Germania (81-79).
Oltre a coach Banchi, tecnico della Nazionale italiana Under 20 nel 2001 e della Selezione Azzurra Sperimentale Argento ai Giochi del Mediterraneo sempre, la Lettonia ha nel roster Strautins e Grazulis, giocatori rispettivamente di Tortona e Trento.
I precedenti con la Lettonia parlano di 18 gare giocate a partire dal 1936 a Roma, prima delle 11 vittorie collezionate dagli Azzurri (34-29). L’ultimo match giocato risale al 2015, amichevole al torneo di Tbilisi in Georgia in preparazione all’EuroBasket (82-63 Italia). L’ultima ufficiale, l’unica vittoria italiana nel girone dell’EuroBasket 2011 a Siauliai in Lituania. In quella partita, vinta 71-62, spiccarono i 36 punti di Bargnani, ad oggi la decima migliore prestazione individuale di un Azzurro in termini di punti realizzati.
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