Lele Molin, l’assistant coach di Neven Spahija ospite di Reyer Time la web radio dell’Umana Reyer Venezia. Puntata 08/04/2024 di Reyer Time (spotify.com)
Sulla partita con Bologna.
“Noi siamo una squadra che sta accumulando esperienze comuni. Il problema che abbiamo, e che stiamo provando a risolvere da tempo, è sulla continuità di prestazioni. Alterniamo delle buone partite o parti di buone partite dove è evidente il lavoro che i ragazzi stanno producendo e poi alterniamo altri match, in modo particolare, quella contro Bologna dove purtroppo non siamo stati in grado di fare nulla di ciò che siamo capaci di fare o che abbiamo mostrato di saper fare. C’è l’amarezza di non essere riusciti a fare una bella gara in una serata che poteva essere speciale un po’ come altre volte che abbiamo vissuto al Taliercio. Abbiamo, però, la fiducia che questa squadra possa continuare a crescere e soprattutto, una volta acquisite certe esperienze, ha dimostrato di saper reagire.
Non dobbiamo scordarci che la nostra è una squadra comunque giovane e soprattutto delle esperienze vissute assieme. La Virtus ci ha dato una lezione di una squadra che sa come poter giocare nonostante i problemi che vivono anche loro in una sfida che dovevano assolutamente vincere perché erano nella condizione di non poter fallire. Credo che continuando a perseverare e credere in questo gruppo possiamo fare un finale di stagione importante”.
Sul campionato.
È un campionato dove ogni partita in trasferta è una battaglia sportiva e dove le squadre di coppa, a differenza di altri paesi europei, vivono grosse difficoltà proprio perché le vittorie fuori casa sono particolarmente sudate dove si gioca una pallacanestro meno aperta, più tattica e molto speculativa e quindi se non hai un alto livello di preparazione un qualsiasi avversario ti può mettere in difficoltà. In modo particolare il finale di stagione in ogni giornata ci sono risultati clamorosi. Nella media a livello tecnico penso sia un campionato migliore rispetto recente passato. Questo è il nostro campionato che non ha la qualità della lega spagnola e turca ma sta crescendo.
Sul ritorno di Parks
“Il rientro di Jordan Parks per noi è una cosa importante. Con Bologna, per essere i suoi primi 17 minuti dopo una assenza di 3 mesi, ha fatto vedere che i questa fase finale di stagione ci sarà anche lui. È un’ottima notizia per noi, non l’abbiamo mai ricordato per non avere alibi, ma la sua assenza si è sentita perché ci può dare soprattutto in termini di esperienza davvero tantissimo”.
Su Spahija.
“Quello che stiamo vivendo tutti noi alla Reyer insieme a coach Spahija è l’esperienza di un allenatore che è molto aggiornato sull’evoluzione sulle metodologie di allenamento. Per noi allenatori questa è la parte più bella per confrontarci su qualcosa di nuovo anche per me che non ho la carta d’identità non è così giovane. Non è un metodo che serve solo a noi allenatori, ma anche da trasmettere ai giocatori che magari hanno avuto esperienze totalmente diverse”.
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