Così Igor Milicic alla Gazzetta dello Sport sull’inizio di stagione della sua GeVi Napoli: “Volevo fare un’esperienza nuova e proiettata nel futuro. Napoli mi ha cercato e proposto un triennale. È la prima volta in carriera che firmo per oltre un anno. Ho subito capito che questo è l’ambiente ideale per creare qualcosa di innovativo. La squadra segue la mia filosofia che parte da una difesa forte fisicamente e un attacco in velocità che esalti i singoli e anche i tifosi. Come ogni giocatore croato che sognava in grande mi ispiravo a Drazen Petrovic. Poi una volta arrivato a Spalato sono andato alla scuola di Toni Kukoc, lì sono diventato giocatore che ragionava già da coach e poi mi sono diplomato perito chimico. Il coach che più mi ha influenzato è stato Mirko Novosel. Frequentavo la sua famiglia, lui non ha fatto in tempo ad allenarmi perché molto preso sono andato all’estero, ma i suoi insegnamenti mi hanno sempre guidato. La prima grande lezione che mi ha inculcato e che ho fatto mia è quella di pensare al basket 24 ore al giorno e lasciare libertà ai giocatori dentro a un sistema definito. L’eredità di Novosel a Napoli? Qui è ricordato come un grande allenatore. Sei partite sono troppo poche per pensare di raccoglierla e rinnovare i suoi successi. Vorrei che Napoli diventasse la vera grande sorpresa del campionato. I playoff sono la mia ambizione, ma adesso penso a giocare una partita alla volta”.
Milicic: “Napoli ambiente ideale per creare qualcosa di innovativo”
11/11/2023
09:40
Le parole alla Gazzetta del coach croato della GeVi, rivelazione in questo inizio di stagione in Serie A
Fonte: LBA.
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