Kevin Punter era stato grande protagonista della preseason dell’Olimpia. Al torneo di Kaunas, contro squadre di EuroLeague, si era impossessato del titolo di MVP della competizione. Una settimana dopo è stato una pedina fondamentale nella vittoria della Supercoppa a Bologna. Poi al debutto in campionato, prima di poter giocare una singola gara di EuroLeague, si era infortunato, bloccandosi sul più bello.
KP è rientrato la scorsa settimana e ha subito allungato la sua striscia di partite consecutive in doppia cifra. Alla terza apparizione consecutiva, la seconda in EuroLeague, ha firmato il proprio record carriera di valutazione, 29. In quella partita ha segnato anche 22 punti in meno di 30 minuti in campo e stabilito il proprio primato personale di tre palle rubate in una singola partita, a certificare la sua crescita nella metà campo difensiva, un aspetto sottovalutato di un repertorio in cui spicca ovviamente la facilità di tiro, anche dal palleggio.
Punter è alla seconda stagione in EuroLeague, ma alla sua terza squadra in due anni. Però in Europa ha vinto due volte la BCL prima con l’AEK Atene e poi da MVP con la Virtus Bologna. Da lì il alto all’Olympiacos dove le cose non sono andate come auspicava e successivamente alla Stella Rossa dove invece ha fatto benissimo, tanto da portarsi dietro oggi le cifre di quella parentesi. Punter va a Tel Aviv cavalcando una serie di 14 gare con lameno una tripla e 11 in doppia cifra cominciata ovviamente a Belgrado. Proprio contro il Maccabi lo scorso anno segnò 22 punti, a due dal record carriera stabilito contro Alba e Panathinaikos, gli stessi 22 punti segnati la scorsa settimana allo Zalgiris Kaunas con la maglia dell’Olimpia.
La reputazione di tiratore atletico è quella che l’ha portato a giocare in EuroLeague dopo una carriera in cui è emerso tardi, a partire dalla sua ultima stagione al college, Tennessee, quando cambiò del tutto la meccanica di tiro reinventandosi bomber di vaglia. “Entrando nella mia stagione da senior – ricorda – sapevo che avrei dovuto alzare il livello ancora un po’, per poter provare anche nella NBA. Così ho dedicato tutta l’estate a lavorare, lavorare, lavorare e migliorare. Quell’estate non ho preso un tiro fuori dall’area. Coach Rick Barnes ha ricostruito la mia meccanica da zero. E’ servita tutta l’estate per ottenere i risultati voluti”.
L’infortunio occorso a Bologna, nella prima gara del campionato, è stato una doccia fredda sul suo entusiasmo. Punter ha risposto lavorando duramente in palestra. Il video sopra comincia proprio così, con i primi tiri presi senza forzare sulle gambe, da seduto. Poi piano piano, senza mai tirarsi indietro, è tornato in gruppo e lavata via la ruggine è esploso nella partita contro lo Zalgiris.
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