Intervistato sul settimanale “Specchio della Stampa”, Gigi Datome si è aperto su svariati temi, iniziando dalla sua condizione fisica: “Più passano gli anni e più conosco il mio fisico e mi rendo conto che salire in corsa su un treno veloce come l’Olimpia è difficile. Ma c’è una fiducia reciproca nel lavoro”.
Datome è abituato a convivere con la pressione di dover vincere dei trofei: “Non è nemmeno una brutta cosa se parliamo di corsa allo scudetto. Quanto all’Eurolega è ormai un segreto di Pulcinella quello per cui se ti qualifichi per le final four prima o poi il titolo arriva. L’ho sperimentato nella mia esperienza a Istanbul con il Fenerbahce”.
Il numero 70 dell’Olimpia ha anche sottolineato la differenza tra Turchia e USA: “Negli Stati Uniti la professionalità e l’affidabilità delle persone sul lavoro. Ho sperimentato invece una certa superficialità nelle relazioni e una scarsa adeguatezza culturale. La Turchia ha invece un popolo caloroso, ospitale. Pieno dissentimento. Percepisci il sapore e l’odore della storia”.
Datome ha ricordato poi la scelta di rinunciare alle Olimpiadi 2020 di Tokyo: “Fu per senso di responsabilità che mi tirai fuori dalle convocazioni. Non stavo bene, giusto ci andasse qualcun’altro. Ho la coscienza pulita. E con Petrucci mi sono chiarito. Sono andato in Olanda per le qualificazioni, non proprio un match di grido: sul mio attaccamento all’Italia non si discute”.
Poi c’è stato spazio anche per la cartolina estiva del concerto di Patti Smith: “Esperienza fantastica. Lei è di una dolcezza e di una genuinità disarmante”.
Oltre a musica e libri, adesso anche Datome sta entrando nel mondo degli NFT: “Il fenomeno mi ha affascinato fin dall’inizio e ne ho subito parlato con Paltrinieri. É un passaggio per avvicinare i tifosi, mettere a loro disposizione i memorabilia in formato digitale. E poi non è soltanto una community virtuale, capita anche di incontrarsi”.
Infine, un pensiero sulla nascita della figlia Gaia che compirà un anno a dicembre e su quanto gli ha cambiato la vita: “Tantissimo. La sensazione è speciale e se l’avessi saputo, l’avrei fatto prima”.
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