E’ stata una settimana strana, atipica, per l’Olimpia: la squadra si è preparata per viaggiare verso San Pietroburgo, ma la sospensione della disputa della gara, ha cambiato i piani in corsa, così giovedì anziché giocare in EuroLeague, ha osservato un giorno di riposo in attesa della partita di Bologna (ore 17.00, diretta su Eurosport 2 ed Eurosport Player) contro la Fortitudo. Curiosamente si tratta della quarta apparizione bolognese dell’Olimpia da quando è cominciata la stagione: segue le Final Four di Supercoppa e il debutto di campionato contro Reggio Emilia. Come allora, si gioca all’Unipol Arena di Casalecchio. La Fortitudo ha ottenuto di giocare davanti a 1.400 spettatori.
L’OLIMPIA – Ancora priva di Kevin Punter, Vlado Micov e Malcolm Delaney, l’Olimpia arriva a Bologna da capolista del campionato di Serie A con un bilancio di 4-0. Le cifre sostengono questa leadership: Milano è la squadra che segna più punti (92.8), che tira meglio da tre (47.4%), che perde meno palloni (8.8), che subisce meno punti (67.8). Affronta una squadra che è 1-3, ma è reduce da una sconfitta in volata a Sassari e a sua volta è prima nelle palle rubate e prima nelle palle perse forzate degli avversari proprio davanti all’Olimpia. Ci sono motivi di rivalità antichi tra le due squadre: nel 1996 la Fortitudo giocò la prima finale scudetto della sua storia perdendola proprio contro Milano; nel 2005, l’Olimpia giocò la sua prima finale scudetto griffata Armani Jeans (era solo sponsor, non ancora proprietario) perdendola in quattro gare.
COACH ETTORE MESSINA – “Si tratta di una trasferta molto dura, contro una squadra che allinea i tre migliori realizzatori della Serie A nella passata stagione e sta ricevendo un grande contributo da parte di Matteo Fantinelli. Per pensare di vincere la partita, sarà fondamentale la nostra prova difensiva, non concedere quindi tanti canestri in transizione e poi prevalere nella battaglia dei rimbalzi”.
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ZACH LEDAY – Arriva a questa gara cavalcando una serie iniziale di quattro gare consecutive in doppia cifra e due doppie doppie in quattro apparizioni. Al momento, è il terzo rimbalzista, il quinto realizzatore e il primo nella valutazione nel campionato italiano. A questo aggiunge il primato nei falli subiti che gli permette poi di essere primo anche per tiri liberi procurati (31) e realizzati (27). Tra l’altro era partito mettendo i primi 17 tiri liberi consecutivamente tentati.
SHAVON SHIELDS – L’ex trentino figura nei primi cinque sia nel tiro da due (quarto con il 66.7%) che nel tiro da tre (quarto con il 60.0%). Inoltre, è terzo nella valutazione con 22.3 per gara e primo nel plus/minus medio: +20.5 per partita.
GLI ARBITRI – Tolga Sahin, Denny Borgioni, Marco Pierantozzi.
LA FORTITUDO – Allenata da Romeo Sacchetti, che doppia come coach della Nazionale, dov’è stato preceduto da Ettore Messina, la Fortitudo sta segnando 84.5 punti per gara con cinque uomini che segnano in doppia cifra media, capeggiati da Pietro Aradori (16.0). Le due guardie del quintetto sono Matteo Fantinelli e Adrian Banks. Il primo è un playmaker di statura rilevante (1.95) che sta segnando 14.3 punti a partita con percentuali irreali (81.0% da due su 5.3 tentativi per partita, 70.0% da tre su 2.5). Banks è stato MVP dell’ultimo campionato a Brindisi oltre che capocannoniere e ora produce 15.3 punti per gara con il 53.3% da tre. Il centro Ethan Happ era con Sacchetti a Cremona la passata stagione (era il secondo realizzatore della Serie A davanti ad Aradori): segna 11.0 punti a partita, ma con 9.5 è il miglior rimbalzista della squadra. Il quinto uomo in doppia cifra media è Todd Withers, ala reduce da due anni nella G-League. Tre’Shaun Fletcher è un’ala che viene dall’università di Toledo e l’anno passato era in Finlandia. Il resto della squadra è formato da giovani emergenti come Leonardo Totè, Mattia Palumbo, Niccolò Dellosto, da Gherardo Sabatini, playmaker che era all’Urania Milano in A2 la stagione scorsa, e infine dal veterano Stefano Mancinelli, che ha giocato tre anni importanti all’Olimpia.
I PRECEDENTI VS. FORTITUDO – Negli 81 precedenti, l’Olimpia ha battuto la Fortitudo 49 volte contro le 31 vittorie della squadra felsinea. A Bologna, i precedenti sono stati 42 con un bilancio di 22-20 per la Fortitudo, inclusa l’unica gara giocata la scorsa stagione. Le squadre si sono incontrate nella finale scudetto del 1996, fattore campo a favore della Fortitudo, ma vittoria dell’Olimpia, sponsorizzata Stefanel, 3-1. Decisiva la vittoria in gara 3 a Bologna con canestro risolutivo di Dejan Bodiroga. Le stesse squadre si sono incontrate nel 2005, sponsor di Milano era Armani Jeans: la Fortitudo vinse il suo secondo scudetto 3-1, assicurandosi gara 4 al Mediolanum Forum con un canestro rocambolesco, convalidato dopo instant-replay, di Ruben Douglas. Il coach della Fortitudo era Jasmin Repesa, in seguito scudettato anche all’Olimpia.
LA FORTITUDO CONNECTION – Stefano Mancinelli ha giocato tre anni a Milano, dal 2009 al 2012, con due finali scudetto e 119 gare di campionato oltre a 1.090 punti segnati in Serie A. Pietro Aradori ha giocato nell’Olimpia 18 partite della stagione 2007/08 prima di approdare a Biella. Aradori ha giocato anche una finale scudetto con la maglia di Reggio Emilia perdendola nel 2016 contro l’Olimpia 4-2. Il Coach della Fortitudo, Meo Sacchetti in Nazionale ha allenato Cinciarini, Brooks, Datome, Biligha e fatto debuttare Davide Moretti. Riccardo Moraschini ha giocato a Brindisi con Adrian Banks due anni fa. Davide Moretti è nato a Bologna e il padre Paolo ha giocato e vinto una Coppa Italia con la Fortitudo. A Treviso ha giocato assieme a Matteo Fantinelli.
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