Non sono solo le stelle a brillare la notte in un cielo immacolato, così come non sono solo i go-to-guy a trascinare la propria squadra in un’impresa vincente. Nella sfida contro la Carpegna Prosciutto Pesaro una figura ha spiccato il volo più in alto degli altri, il suo nome è Matteo Imbrò (Nutribullet Treviso) capace di portare a casa la vittoria in campionato e il titolo di miglior giocatore italiano della settimana con 1133 voti, superando Amedeo Della Valle (Germani Brescia, 1105 voti) e Andrea Cinciarini (UNAHOTELS Reggio Emilia, 944 voti).
Prova di carattere, di leadership, di esperienza, portando allo scoperto i suoi dieci anni da professionista e traghettando i suoi compagni ad una vittoria miracolosa viste le numerose assenze che hanno colpito la compagine trevigiana. Il playmaker/guardia della Nutribullet ha lasciato di stucco l’intera Vitrifrigo Arena, disputando la sua miglior partita in carriera dominando entrambi i lati del campo e registrando statistiche da scomodare i colleghi che giocano oltreoceano. Non c’è stato margine per limitare l’impeto di Imbrò nella sua prima partita da titolare in stagione: il nativo di Agrigento è stato autore di una doppia doppia da 23 punti (3/7 da 2, 4/11 da 3 e 5/7 ai liberi) e 13 rimbalzi, a cui ha voluto aggiungere con prepotenza e senso di responsabilità anche 6 assist, giocando quella che negli Stati Uniti chiamano statement game flirtando anche con la tripla doppia. Ha speso ogni goccia di sudore nei 38 minuti in cui è rimasto sul parquet, complice un tempo supplementare in cui ha dovuto mettere il sigillo sulla partita rimettendo a posto ogni tentativo di rimonta degli avversari; una prestazione servita a mettere il suo nome nell’albo dei migliori della 18ª giornata, chiusa con un sorprendente 33 di valutazione.
Riguardando la partita di Matteo Imbrò l’idea è quella di avere di fronte un uomo in missione, come se fosse conscio fin dal principio di dover essere lui a sovvertire le difficoltà di un roster rimaneggiato, facendosi carico di tutto il peso. Mette in moto le sue doti da passatore, servendo a ad Aaron Jones un pregevole lob valido per la schiacciata del 17-25 a fine primo quarto ripetendosi nei secondi finali del secondo quarto, quando ispira la tripla di Bortolani (43-47) che manda Treviso negli spogliatoi avanti di due possessi. Comincia il secondo tempo come aveva terminato il primo, regalando una perla di nuovo a Jones; nonostante abbia il compito di difendere su un indemoniato Lamb, non si scompone a vederlo realizzare tutte quelle triple anzi, in una situazione complicata con il difensore attaccato al suo corpo, lascia andare un gioiello da oltre l’arco che vale l’overtime. Nel supplementare arriva prima l’ennesimo assist al bacio per il suo pivot, poi la tripla quasi dal logo che gli vale un 10 e lode in pagella, oltre alla vittoria sofferta in trasferta.
Eroe per una sera, il numero 12 di Treviso rimane un giocatore di rotazione adatto a far rifiatare i compagni, mettendo esperienza a servizio della squadra. Solo nove fin qui le partite disputate in cui ha fatto registrare 8.4 punti, 2.5 rimbalzi e 2.8 assist in 15.9 minuti di impiego sui 28 metri; il carattere e l’umiltà con cui esordisce sul parquet ogni weekend è la chiave che lo rende la voce fuori dal coro dell’intero roster. Non è il giocatore con più presenze in stagione o quello con la media più alta di punti, ma vende cara la pelle ad ogni partita sia essa una vittoria in cui la Nutribullet ha dominato sia essa una bruciante sconfitta. In assenza dei compagni falcidiati dagli infortuni e dai contagi, ha saputo farsi trovare al posto giusto nel momento giusto, ma forse lui sapeva già che la fine di Gennaio avrebbe portato buone notizie: infatti, Matteo Imbrò ha registrato il suo massimo in carriera per punti segnati proprio il 31 Gennaio del 2021, i 29 realizzati contro la Germani Brescia concludendo con un portentoso 7/12 da tre punti, 6/6 ai liberi e 35 di valutazione.
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