Si celebra anche oggi sui quotidiani in edicola il successo della Virtus Bologna in Eurocup: sulla Gazzetta dello Sport intervista a Massimo Zanetti, patron bianconero della risalita in cinque stagioni dalla A2 alla Eurolega
Sulla nascita della passione per il basket: “Quando ho visto in tv la Virtus retrocedere a Reggio Emilia. Mia figlia, tifosa virtussina, era molto abbattuta e anch’io ci sono rimasto male. Poi mi ha chiamato Bucci, che voleva che fossi io a riportare in alto la Virtus, e ora sono qui felice di essermi dedicato a questo sport più bello e spettacolare del calcio. Un
assist di Teodosic mi fa sobbalzare dalla sedia. Sono emozioni che non vivo in altri sport se non nel ciclismo”.
Sull’impegno per la Virtus: “Tanti soldi, dovrei fare i conti, ma tutto in regola e comunque ho speso molto meno della concorrenza. Non sono un mecenate ma un uomo e un imprenditore cresciuto nello sport e con sport che ha sempre investito in quello che crede”.
Sul prossimo mercato: “L’anno prossimo faremo al massimo due innesti ma dipende da come evolveranno le opzioni per i rinnovi di Mannion e Shengelia. Su quest’ultimo siamo a buon punto”.
Sul simbolo di questa squadra: “Sicuramente Pajola. È con noi da sempre. Ha un contratto fino al 2025 ma vogliamo andare avanti. Sarà la bandiera del club finché rimarrò, il nuovo Brunamonti. Di Ale mi piace la grinta, con lui in campo la squadra svolta sempre. Spero solo che non voglia andare in NBA”.
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