Coach Markovic e Giovanni Veronesi presentano la sfida di domenica a Bologna contro la Virtus, in programma alla Unipol Arena alle 20:
“Abbiamo lavorato in settimana, abbiamo avuto un riposo per alcuni acciacchi, a parte Udom che è fuori, è un bel test contro una squadra di Eurolega, contro un avversario molto forte, un esame per vedere la nostra crescita sui due lati del campo”
Battute le squadre alla sua portata, per battere quelle più forti
“Questo tipo di partite serve per capire che tipo di step sta facendo la squadra, che salto può fare, che competitività si può avere in serie A, con Milano non lo abbiamo fatto, con Brescia abbiamo rimontato e con Tortona siamo andati vicini con squadre tra le prime 5-6, vediamo se riusciamo a fare un ulteriore passo in avanti. Se vogliamo fare qualcosa di importante in campionato devi provare a vincere delle partite “fuori portata”
Non li abbiamo mai visti giocare bene tutti insieme
“Anche io (scherza il coach), ci stiamo lavorando per riuscire ad avere quella chimica e quella continuità che ci permetta di avere un rendimento tra piccoli e lunghi, di avere più giocatori protagonisti, non avere un livello così differente anche all’interno della stessa partita, nel basket occorre farlo per quaranta minuti, consistenza, continuità, dettagli, chi ha la costanza”
Sfida per la testa dove non ci sono pressioni rispetto ad altre
“Pressione o no pressione, devi fare canestro, devi difendere, devi essere mentalmente pronto, ok a Bologna nessuno magari si aspetta di vincere; invece, con Pistoia hai le gambe pesanti o altro, bisogna togliersi dalla testa questo tipo di cose, nel basket si deve giocare al massimo per quaranta minuti, facciamo sempre le stesse cose, le prepariamo nella stessa maniera contro qualunque avversario. La cosa importante è affrontare nel migliore dei modi ogni match, la testa è difficile da decifrare, ma puoi giocare alla massima intensità”
Fare più contropiede
“Assolutamente, con Pistoia abbiamo creato molti tiri aperti in transizione sbagliati, loro li hanno segnati, abbiamo bisogno di segnare quello che creiamo, avere fiducia in quello che costruiamo, se non segni, tiri in allenamento mille volte e cerchi di migliorare, di avere sempre più confidenza, ci sono gli episodi che possono influenzare ma parto sempre dal lavoro”
Giovanni Veronesi commenta il suo momento:
“Dopo l’infortunio in preseason non è stato un momento facile, poi piano piano allenandomi sempre al massimo, sono riuscito a migliorare e a trovare in fiducia, ringrazio il coach e lo staff per la fiducia, cerco di ripagarla in campo”
Cosa manca a trovare la stessa continuità in campionato
“Alla fine, il mio modo di giocare è questo, cerco di essere aggressivo in difesa, di farmi trovare pronto per fare canestro, magari domenica alcuni sono usciti in modo rocambolesco, non credo nella pressione come nel coach, voglio fare bene e tentare di competere come con Bologna, che possiamo anche noi dire la nostra. Può essere la chiave metterli in difficoltà dal punto di vista difensivo e capire quando possiamo alzare la nostra asticella”
Cosa manca al tuo modo di giocare
“Io mi sono sempre posto sempre obiettivi molto alti, ho iniziato come specialista, poi ho migliorato la mia parte offensiva, mi viene chiesto di fare un certo tipo di lavoro, c’è da molto da migliorare, le mie debolezze, voglio essere un giocatore come in coppa, riuscire a far canestro, a difendere, ad aiutare la squadra, lavoro molto duro per consolidarmi, per dimostrare di essere un giocatore che può stare in serie A in una certa maniera”
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