Mario Ghiacci, presidente della Pallacanestro Trieste, a tutto campo su Il Piccolo.
SULLA SOCIETA’
«La trattativa con il fondo americano è seria ed è nata per dare un futuro stabile. Non vogliamo trovarci al 30 giugno e interrogarci sul domani»
«Il 30 novembre come dead line? Lo dite voi, probabilmente sarà un po’ più in là. Non faccio questione di date. Conta quello che c’è in ballo: un futuro sereno per il basket triestino. Io vedo la luce in fondo al tunnel».
SUL PALASPORT
«Ci sentiamo lasciati soli. I costi della gestione dell’impianto hanno inciso pesantemente sull’allestimento del roster. Parliamo di risorse ingenti, preferirei non dare numeri. Con il Comune siamo in contatto ma si va a rilento. Comprendo che le priorità siano altre ma anche noi abbiamo delle priorità e dobbiamo mettere via soldi per coprire le spese. Il nostro lavoro è gestire una squadra di basket, non una struttura».
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