Marco Spissu, prima stagione in Spagna, si racconta in un’esclusiva intervista a Sportando. Ecco le sue parole.
Come stai vivendo la tua seconda esperienza in Spagna dopo quella che non era riuscita a Malaga?
Diciamo che la prima è questa, sono stato solo tre giorni a Malaga. Era un mio desiderio venire qua, provare questa lega, questa competizione. Alla fine ci siamo riusciti e per ora mi trovo bene a parte questa sconfitta che ci fa un po’ male (111-82 sul campo del Valencia). È una lega molto fisica, molto veloce, devi essere subito pronto perché non ti regala niente e per ora sono contento.
Dopo aver giocato anche in Eurolega come vedi la acb per la tua carriera?
Sono nel mezzo della mia carriera, penso che venire qua sia un ulteriore step per sbocciare definitivamente. Siamo una squadra di medio livello per la acb e cerchiamo di ambire alle parti alte però sappiamo che non è facile, c’è da lavorare tanto, le squadre sono molto forti quindi dobbiamo lottare e vedremo a fine anno in che posizione saremo.
Cosa pensi della regola del 6+6 o 5+5 che c’è in Italia che può proteggere gli italiani rispetto alla regola spagnola con solo 4 giocatori di formazione.
Si, diciamo che ti protegge però io ho avuto la fortuna a Sassari di giocare da straniero perché giocavo tanti minuti, l’esperienza è andata molto bene. Diciamo che sei bravo e italiano giochi e giochi tanto. Qua ti trovi molta gente da Cuba, Repubblica Domenicana che sono di altissimo livello in una lega molto fisica e veloce dove ti devi adattare subito perché non c’è tempo e devi darti da fare.
Differenza di gioco tra Spagna, Russia e Italia.
Metto al primo posto ovviamente la Spagna: il livello è più alto. In Russia c’è moltà fisicità: le prime quattro o cinque squadre, che giocavano in Eurolega fino a qualche anno fa, sono ancora forti ma nel complesso la metto come terza. L’Italia la metto seconda perché il campionato sta salendo di livello, la Spagna resta però la più competitiva.
Recentemente sei stato vicino a Milano o Bologna?
Sono stato vicino a Milano, più che vicino si è parlato quando ero a Kazan dopo 2-3 mesi però non si è fatto niente. Bologna no; sono contento per loro che sono in Eurolega, non stanno andando benissimo però ovviamente gli auguro il meglio.
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