Nuovo corso nella squadra, nuovo corso anche nel Consorzio UniVerso Treviso che ha espresso nell’assemblea del mese scorso il rinnovato CDA in carica per il prossimo biennio. Tante le “new entry” nel consiglio d’amministrazione del Consorzio che rappresenta la proprietà del club trevigiano, con l’ingresso di Elisa Menuzzo (Treviso Tiramisù), Tazio Mazzocato (Nordauto) e Luca Serena (Serena Wines 1881), il ritorno di Marco Fabbrini (ITAgency), e la conferma di Walter Bertin (Labomar), Valter De Bortoli (DB Group) e Oscar Marchetto (Somec Gruppo).
Nel primo consiglio svoltosi ieri sera il CDA ha nominato il Presidente che guiderà il consorzio nel prossimo biennio e la scelta è caduta su Marco Fabbrini, uno dei quattro “Cavalieri Bianchi”, i coraggiosi imprenditori (con lui c’erano Stefano Bottari, Gianantonio Tramet e Stefano Bordini) che nel 2012 parteciparono all’operazione di “salvataggio” da cui nacque la società Treviso Basket.
Marco Fabbrini, 54 anni, Amministratore Delegato di ITAgnency, ha già ricoperto la carica di Presidente del Consorzio UniVerso Treviso nel 2015 e, in un’annata di grandi cambiamenti sia nella società sportiva che nel Consorzio, rappresenta una garanzia di continuità con il passato vista la sua presenza costante come sponsor e componente della compagine sociale fin dalla prima ora. Il Vicepresidente invece sarà una delle nuove forze del CDA del Consorzio, Tazio Mazzocato, titolare di Nordauto, nuovo vettore ufficiale di TVB.
Le parole del nuovo presidente Marco Fabbrini:
“Innanzitutto è doveroso ringraziare Piergiorgio Paladin e il CDA uscente che ci ha trasmesso il testimone dopo le ultime stagioni. Noi adesso siamo qui con da una parte l’orgoglio di rappresentare i 130 consorziati che rappresentano la proprietà di Treviso Basket, dall’altra la responsabilità di inaugurare un nuovo corso della società che va di pari passo con quello della squadra. Sulla scia dell’ottimo lavoro svolto fin qui ci si presentano davanti tanti stimoli e tante sfide, sia per rendere sempre più attrattivo per nuovi partner l’ingresso nel Consorzio, sia per stimolare l’interazione tra le aziende che gravitano attorno al nostro “UniVerso”, senza tralasciare l’aspetto sociale verso il nostro territorio che rappresentiamo con la nostra squadra.”
Lei è un manager affermato, ma anche un tifoso di lunga data del basket trevigiano:
“Ho iniziato a seguire Treviso da ragazzino, quando la squadra fu trasferita da Padova al Palaverde: cominciai in quel periodo a venire a Villorba e a fare il tifo, da lì non ho più smesso. Prima quando ero giovane in curva, poi sono passato ai distinti, ma sempre con la stessa passione. Le trasferte più emozionanti? A Venezia, quando andammo in tantissimi, saremo stati un migliaio, i derby di Mestre e a Siena, quando rimanemmo rinchiusi nel palazzetto per due ore. Ma anche in questi anni con TVB ci sono state partite in cui i supercentrali si sono trasformati in una specie di curva sud, il basket offre sempre emozioni fantastiche.”
Lei con la sua azienda è stato uno di quelli che hanno creduto in TVB fin dal primo giorno:
“Giovanni Favaro chiese a me e mio fratello Matteo, che partecipa a questa avventura con il mio stesso entusiasmo, se avessimo voluto provarci, per ripartire da zero con una nuova società: non eravamo ben consapevoli di ciò cui andavamo incontro, non si sapeva cosa e quanto sarebbe servito. Ecco in quel momento il raziocinio ci avrebbe indotto a riflettere, ma il cuore e la passione per questo sport e questa città hanno detto sì. Fu una settimana incredibile, riunioni notturne e incontri che alla fine portarono alla celebre firma nello studio del notaio Contento, dove nacque Treviso Basket.”
Non solo basket nelle passioni…
“In passato ho giocato a basket, squash e golf, negli ultimi anni mi sono dato al padel, gioco spesso con gli amici e mi diverto molto a partecipare a partite e tornei, uno sport che mi intriga e regala svago e soddisfazioni. Sono un agonista e lo sport ha fatto sempre parte della mia vita, ma la pallacanestro però è sempre in primo piano nelle mie passioni.”
Ora quali prospettive per il Consorzio UniVerso Treviso e quali obiettivi per il nuovo CDA?
“L’obiettivo principale è quello di consolidare la compagine del Consorzio e aiutare la società sportiva al raggiungimento degli obiettivi sportivi che sono stati prefissati. C’è molto entusiasmo in questo nuovo gruppo di lavoro e inizieremo subito a lavorare su progetti sia in ambito sportivo, ma anche impegnandoci nel sociale. La responsabilità sociale rappresenta uno dei valori fondamentali del Consorzio UniVerso Treviso. Vogliamo sviluppare progetti che vadano oltre il semplice risultato sportivo, per contribuire al benessere della comunità, sostenere la crescita e dei giovani secondo i valori unici proposti dal mondo dello sport. Il Consorzio si impegnerà a fornire gli strumenti necessari affinché i giovani possano crescere non solo come atleti, ma anche come persone.”
Il Vicepresidente Tazio Mazzocato:
“La nostra azienda è nel Consorzio da quattro anni, quest’estate con il rinnovo delle cariche mi è stato proposto di partecipare al nuovo consiglio d’amministrazione perchè di pari passo alle tante novità di quest’anno nella parte sportiva, c’era la volontà di energie ed idee nuove anche in UniVerso Treviso. C’è la continuità con il passato e con la storia della società, rappresentata dal Presidente Fabbrini e dai consiglieri confermati, ma anche di un ingresso di idee nuove e nuovi stimoli con gli ingressi di altre figure che porteranno la loro esperienza e il loro entusiasmo. L’obiettivo del nuovo CDA è quello di dare valore all’appartenenza al Consorzio, abbiamo tante professionalità di spicco e tanta passione all’interno della compagine consortile e la vogliamo incanalare per renderci sempre più attrattivi a nuovi ingressi e consolidarci sempre più, sia nei risultati sportivi, sia nell’impegno verso i giovani e il territorio, per guardare al futuro con fiducia. Il Consorzio è la base su cui costruire la sostenibilità del club e fissare gli obiettivi della squadra, e per questo vogliamo che ogni consorziato sia orgoglioso della sua partecipazione e ciascuno sia un volano capace di attrarre nuove realtà per diventare una “squadra” sempre più competitiva.”
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