Maodo Lo è il protagonista di “Uomini e Canestri”, la consueta rubrica di Luca Chiabotti su Repubblica-Milano. Ecco due dichiarazioni del play di Olimpia Milano.
«È la vita quando arrivi in una nuova realtà devi aver tempo per conoscere i compagni, l’ambiente, fare gli aggiustamenti necessari per la squadra. Devi essere al meglio perché avvenga tutto il prima possibile ma mi sono infortunato e fermato per due settimane. Il mio corpo ha lanciato un segnale dopo tre anni senza mai riposarmi, forse quel breve stop mi aiuterà. Ora è importante che la squadra giochi bene e vinca partite consecutive come è accaduto con Efes e Venezia».
«Quando mi ha chiamato, sapevo che il suo interesse per me era genuino e non ho esitato. Sentivo che a 30 anni fosse arrivato il momento di fare un ulteriore passo in avanti: dopo aver giocato nelle tre società tedesche più rappresentative anche a livello di Eurolega, volevo misurarmi con squadre e Paesi differenti. Sono ambizioso»
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