Dopo l’esordio casalingo contro Pesaro Coach Alessandro Magro fa il punto sulla settimana e presenta i prossimi avversari: “Siamo pronti per la prima trasferta stagionale e siamo reduci finalmente dopo 3 anni da una vittoria all’esordio dove siamo riusciti a prendere i primi due punti. Abbiamo fatto una buona settimana di allenamenti. Abbiamo analizzato quello che non ha funzionato nella prima partita casalinga, dove avevamo ancora un po’ di scorie dalla delusione della Supercoppa. Sarà interessanta vedere quale sarà la risposta immediata della squadra in trasferta, perchè sappiamo quanto sia difficile giocare in questo campionato contro chiunque soprattutto lontano dalle mura amiche, è una squadra che ci ha battuto 2 volte nella passata stagione”.
“Hanno dimostrato tutto il loro potenziale nella sfida con Milano andando a condurre e giocare una buona pallacanestro per tanti minuti. – prosegue Magro – Sono riusciti a segnare 80 punti a Milano che non è mai scontato. Hanno 4 giocatori assolutamente in grado di segnare e capaci di mettere punti a referto. Ci aspetta una partita difficile e impegnativa. Bowman, Harrison e Mezzanotte conoscono già il coach. Sono i suoi giocatori di fiducia. Purtroppo o per fortuna conta il risultato dei 40 minuti. Giochiamo in anticipo rispetto a tutte le altre squadre, ma dobbiamo concentrarci su entrambi i lati del campo. Siamo appunto curiosi di vedere quanto del nostro potenziale saremo in grado di esprimere”.
Sui tiri liberi sbagliati da Bilan e non il perfetto inserimento di Christon?
“Una soluzione per Bilan può essere tirarne una valanga, ma Miro ha sempre tirato bene in carriera con percentuali superiori al 70%. Questo diventa un problema quando lo analizzi come un problema. Mi auguro che il 0 su 4 sia un caso. Un giocatore come Miro negli ultimi serve appunto a prendere dei falli e trasformarli in punti dalla lunetta. Per due volte nell’ultima partita questa situazione non ha portato punti a referto ma non penso di prenderlo come un problema. Semaj invece ha bisogno di tempo ma anche i compagni hanno bisogno di tempo. Abbiamo giocato per 2 anni in un modo, mentre quest’anno abbiamo cambiato. Ovviamente c’è la necessità di capire come essere efficaci. Io vedo il bicchiere mezzo pieno. Semaj non ha problemi a fare canestro ma sta provando ad essere più playmaker, non pensa solo a segnare ma anche a mettere in ritmo i compagni. Quando c’era bisogno però ha fatto canestro soprattutto nel momento clutch della sfida con Pesaro. Deve ancora capire il ritmo e i compagni. Abbiamo giocatori molto esperti, sono coscienti di non avere giocato una buona partita”.
Su Treviso?
“Booker ha dimostrato di essere capace sia di segnare sia di mettere in ritmo i compagni. Ottima connection con paulicap, paulicap infatti rappresenta il prototipo del giocatore ricercato da Vitucci e Giofrè, magari un pochino undersize ma capaci di correre il campo. Uno dei primi fu John Brown. Paulicap sarà una spina nel fianco sia in attacco che in difesa, perchè gioca sempre in maniera aggressiva. Sarà una partita interessante anche dal punto tattico”.
Per chiudere la conferenza ecco l’ultimo pensiero del Coach: “Tutto parte dai giocatori che alleni, se hanno chiaro l’obiettivo finale, e se hanno chiaro il quadro finale. Sanno come affrontare ogni sfida e ogni allenamento con la giusta intensità. Non lo invento io ed è stato detto più volte, questo è un campionato dove le squadre sono tutte buone, tutti hanno americani forti, e ci sono tanti campi caldi in cui giocare. Vincere non è mai banale. Dobbiamo fare una stagione giocando seriamente, ma sempre rispettando il gioco e gli avversari, provando a vincere più partite possibili”.
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