Tanta sofferenza, come la storia racconta, per una Fortitudo che alla penultima fatica stagionale acchiappa matematicamente la salvezza, e chiude un’annata balorda, nata per centrare ben altri obiettivi. Lo fai coi punti di Aradori e Banks, in un match tirato senza veri allunghi, tipico di chi corre per grossi obiettivi. Ben altri umori invece quelli canturini, per un gruppo al quale persi pure questi due punti, sarebbe servito aggrapparsi ad altri campi per risultati benevoli. Che non arrivano, perchè anche la vittoria di Brescia a Cremona con schiacciata finale di Bortolani, condanna l’Acqua San Bernardo che retrocede in serie A2. Non bastano quindi i 22 di Gaines e i 17+10 di Radic, per evitare il peggio.
Si viaggia braccetto, fra piccolissimi strappi, fino all’intervallo lungo: l’11-4 casalingo rimane fin qui l’unico tentativo di fuga. La Effe lo costruisce nonostante troppi palloni buttati (5 al primo stop), ma con precisione al tiro quasi chirurgica, mentre Cantù, aggiustata la mano (0/5 in apertura), ha tutto da Gaines (10 dei primi 15), sufficienti per rimanere timidamente avanti al primo pit stop. E’ la volta di Aradori, che a suon di “ciuff” (14 al minuto 20) tiene a galla la Fortitudo, supportato da sprazi di Whiters. Gli ospiti tengono il passo, e con Smith a fare il Smith, Radic a colpire in area (9+5), e la voglia di Procida, imboccano il tunnel di metà gara attaccati agli avversari.
Il copione non cambia nemmeno dopo. Leggeri vantaggi, pochi cesti, e divario che non s’allarga oltre il possesso, per la Fortitudo, che perde subito Hunt (terzo fallo), cosi come Cantù, le cui scintille fra Radic e Totè costano il terzo fallo del centro di coach Bucchi. Gaines con altri 8 nel quarto risponde al tentativo di fuga casalingo, firmato da una fiammata di Banks (56-50). Radic continua a far male alla Effe, Baldasso, nell’unico sussulto di serata torna a dare +5 all’aquila, che diventa +8 (67-59) col gioco 2+1 di Banks. Cantù caccia via troppi palloni, ed arriva nel finale con Smith acciaccato. Aradori regala allora il cesto decisivo (72-66) e per l’Acqua San Bernardo è notte fonda.
Commenta
Visualizza commenti