Luis Scola, ad di Pallacanestro Varese, ospite nella redazione della Prealpina. Eco alcune delle dichiarazioni di El General.
“La realtà può essere brutta, ma è semplice: la storia e l’attualità sono due cose completamente diverse. Parliamo di un progetto di sviluppo che punta a inserirsi stabilmente in zona playoff ed a giocare in Europa, ritenendolo l’idea migliore per tornare a un livello superiore a quello attuale. Però non bisogna fare confusione: sviluppo non vuol dire sconfitta”.
“Quando parliamo di sviluppare giocatori giovani, ovviamente vogliamo vincere. Così come quando impostiamo una squadra votata alla corsa e all’attacco non è che poi la difesa non conta. Bisogna saper coniugare i due concetti senza interpretarli in maniera letterale: tutto quel che facciamo è per arrivare a vincere delle partite. Ossia l’obiettivo fondamentale per qualsiasi squadra di pallacanestro”.
“Nel complesso della nostra gestione, i risultati sportivi non sono stati orribili. Certo, ci sono stati numerosi alti e bassi; a volte le cose sono andate molto bene come nel 2022/23, a volte meno bene, ma fa parte del nostro sport. Il nostro è un approccio moderato, cercando di prendere decisioni che prevedono una visione del futuro, e ciò porta magari a risultati meno immediati rispetto a chi guarda principalmente all’oggi. Ma non è la nostra visione delle cose”.
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