«Ero appena tornato dall’allenamento e mi stavo cucinando una frittata. Squilla il telefono e mia madre, trafelata, mi fa: Gigio, stai bene?”. E io: “Certo, perché?”. “Ma non hai visto cos’è successo a Vienna?”».
Luigi Gresta racconta il dramma in Austria a il Resto del Carlino: «I viennesi sono sconvolti, non sono abituati non dico alla delinquenza, ma nemmeno agli atti di microcriminalità. Fra l’altro, siccome pare che altri membri del commando terroristico siano ancora in giro, continuano a dirci di non uscire di casa».
«Alleno in una città meravigliosa e la società, il Basketball Club GGMT Vienna, è serissima. Quest’anno poi, grazie al nuovo sponsor, che ha delle miniere d’oro in Sudamerica, mi hanno fatto anche una squadra forte, che potrà lottare per lo scudetto, quindi davvero non mi manca niente. A parte l’Italia…».
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