Luciano Amadori, presidente del Consorzio a sostegno della VL Pesaro, commenta la nuova stagione in arrivo per il Resto del Carlino: «Cosa preoccupa? Il fatto che ancora non si sappia nulla sulle capienze dei palasport. Perché le risorse su cui contiamo al capitolo abbonamenti e al botteghino le abbiamo già investite».
SULLA SVOLTA IN ESTATE
«Dopo che abbiamo deciso di rimanere in serie A in quella giornata cruciale del 6 giugno, tutti hanno fatto un passo in più, dal main sponsor Carpegna Prosciutto, a Consultinvest ed anche i consorziati. Ma la verità, per poter allestire un organico molto più esperto rispetto alle altre stagioni, è che tutto è partito dal sì di Jasmin Repesa: una volta convinto lui, anche i giocatori più importanti sono stati firmati a cifre sostenibili. Perché avevano la garanzia della sua presenza».
SULLA CITTADELLA
«Era il progetto su cui volevamo lavorare con Proli, se fossimo scesi in A2 perché una parte del budget, con i costi ridotti di un campionato dilettantistico, poteva essere investito su questo. Ma abbiamo preso un’altra strada e adesso tutte le risorse servono per fare una squadra all’altezza dell’allenatore che abbiamo scelto. Non ci abbiamo rinunciato, però: il sogno è avere due campi da allenamento, la club-house per i tifosi con bar e ristorante e un centro medico d’élite a livello nazionale, dove possano fare test e riabilitazione non solo i nostri atleti, ma anche altri».
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