Luca Dalmonte è tornato in Italia dopo la sua esperienza a Francoforte che non è riuscito a salvare dalla retrocessione nonostante tre vittorie nelle ultime 4 gare.
Queste le parole del coach a Piero Guerrini di Tuttosport.
“Pur comprendendo l’altissimo rischio, con la squadra a6 vinte e 18perse, 10 partite da giocare in 40 giorni con 20 soli allenamenti, di cui 10 alla vigilia delle partite, era un’esperienza da fare. Poi io sono curioso. Alla fine ho detto ai ragazzi che ero rammaricato per non essere riuscito a dare quanto serviva. Impossibile conoscersi e costruire una relazione, ma lo mettevo in conto e loro hanno dato tutto. Non mi aspettavo una situazione tecnica così, c’erano carenze strutturali non colmate con cambiamenti precedenti, ma sono contento della reazione. Oltre alle partite citate, ne abbiamo persa una di un possesso tirando col 9% da tre, a Bamberg. Credo di aver lasciato qualcosa, pur nel tempo ristretto” ha detto il coach.
“La Bundesliga è una lega che ha potenzialità forse non chiare neppure ai tedeschi. Il livello è medio alto. Ci sono giocatori interessanti Ma la grande qualità è un’altra. Le società, per scelta e regole hanno investito sulle strutture. A Francoforte ho visto 1420 impiegati con funzioni precise, contratti, una sede funzionale, al suo interno un campo di allenamento. Tutte le società hanno un’affiliata o un club con cui collaborano in ProB per far giocare i giovani. E molti impianti sono davvero notevoli Hanno regole chiare e rispettate. Per esempio hanno l’obbligo del terzo tempo, del post partita, con area ristorazione e ritrovo per sponsor, partner, abbonati. E l’area apposita deve essere commisurata al numero di potenziali presenze”ha aggiunto Dalmonte.
“Aggiungo la sportività, abbiamo vinto a Oldenburg e 4.000 tifosi urlavano anche sotto di 15 “difesa difesa’.’ Non si sentono insulti. Mi sembra non riescano a compiere lo step finale perché forse dovrebbero tenere più alto il livello di pressione per il risultato, quello che definirei come input emotivo. Fraconforte ha chiesto la wild card, perché non tutte le promosse riescono a rispondere ai requisiti richiesti per partecipare. E p er eventuale prospettiva mi hanno spiegato: bisogna versare700.000 euro, tutte le altre società devono essere d’accordo. E se la compri per un anno, poi non hai possibilità per altre 5. Insomma, regole. Anche col senno di poi, andrei”.
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