Luca Baraldi sui diritti tv: Due società mi hanno detto di farmi gli affari miei. Milano era con noi

Luca Baraldi sui diritti tv: Due società mi hanno detto di farmi gli affari miei. Milano era con noi

Nel corso della Conferenza Stampa di presentazione della campagna abbonamenti della Virtus Bologna, il CEO Luca Baraldi ha affrontato anche il tema di politica sportiva

Nel corso della Conferenza Stampa di presentazione della campagna abbonamenti della Virtus Bologna, il CEO Luca Baraldi ha affrontato anche il tema di politica sportiva, il voto contrario alla rielezione di Gandini, e l’assenza alle ultime riunioni di LBA.

SULLA LEGABASKET

«Siamo gli unici, con Milano, a non aver votato il rinnovo del presidente di Lega. E gli unici a votare contro l’assegnazione dei diritti tv, perchè li volevamo in chiaro. Con gli incassi televisivi tanto non ci paghiamo il pullman per il girone d’andata».

«Al di là di questo aspetto, riteniamo che sia importante dire che lo Stato incassa il 22% dei ricavi da biglietteria. E’ nostro dovere portare avanti anche queste tematiche, che in un momento come questo andrebbero modificate»

SUL MANCATO APPOGGIO A GANDINI

«Noi abbiamo fatto delle valutazioni molto soggettive, non ci siamo confrontati con Milano, che poi ha avuto una convergenza con noi casuale. Ma se noi e l’Olimpia, le due società più importanti, hanno avuto la stessa idea di dubitare su Gandini… Sia chiaro, io attribuisco solo in parte a lui le responsabilità. Oggi non siamo in grado di sviluppare dei ricavi, siamo legati ai singoli soggeti, mi aspettavo un cambio di passo lì in questa gestione. Siamo stati promotori di Gandini all’inizio».

SUGLI ULTIMI CONFRONTI IN LBA

«Faccio un esempio. Il direttore di Rai Sport diventata Alessandra De Stefano, che noi apprezziamo. L’ho chiamata come ho chiamato Mediaset, e Milano la pensava come noi. Ho assunto un’iniziativa per il basket in chiaro visto che i contratti televisivi erano in scadenza. Ho fatto un’apertura, poi ho detto al presidente “vai avanti tu”. Sono stato accusato pesantemente da due società. Mi è stato detto di farmi gli affari miei “perchè questo riguarda la lega”. Ok, mi sono fatto da parte, pensavo di fare una cosa giusta. Da allora non ho più partecipato a riunioni di Lega. Gandini ha la colpa di non essersi opposto a questo modo di pensare. Ritenevamo che quei soldi non fossero per la Virtus, ma per il basket, per farlo crescere. La pallavolo prende 200.000.000 in quattro anni, noi andiamo sui giornali contenti perchè ne prendiamo 10 in 3. Ma stiamo scherzando? Non credo che si valga un ventesimo della pallavolo».

«Perché dovrei continuare ad investire nel basket italiano? Perché devo continuare ad investire sui giovani italiani? Cosa che continuiamo a fare, però diamoci un termine allora. Se no giochiamo in EuroLeague e facciamo giocare i bambini in campionato. Tanto basta arrivare nei primi 8, poi nei playoff faccio giocare gli altri. Dobbiamo arrivare lì? Però quando si va in trasferta si riempiono i palazzi. E allora, se noi e Milano proviamo a dire in maniera sommessa “proviamo a fare così”, un presidente dovrebbe avere il coraggio di parlare in maniera chiara e diretta».

SUL BASKET IN CHIARO

«Ora dove lo andiamo a vedere il basket quest’anno? Io non lo so ancora». 

LA CONCLUSIONE

«C’è chi parla e prende squalifiche, e chi non parla e prende squalifiche. E mi fermo qui».