Luca Baraldi, ad della Virtus Bologna, è intervenuto a Radio Basket 108. Ecco le sue parole.
SULLA CAMPAGNA ABBONAMENTI
«Stiamo aspettando la riunione delle 17.30 tra il nostro presidente di Regione e il Governo, per capire come riaprire i palasport nelle prossime domeniche. Spadafora ha parlato di riapertura al 7 ottobre. La nostra aspettativa è la proroga dell’attuale ordinanza, ovvero il 25%. L’aspettativa nostra è questa, e quindi in questo caso noi domani lancremmo la campagna abbonamenti su questi 2.000 posti, visto che auspico anche una continua crescita sino al 50%».
SULLE AGEVOLAZIONI
«Due agevolazioni. La prima è per chi ha sottoscritto la Member Card (quasi 3.000, ndr). Quindi agli Under 13».
SU JOSH ADAMS E IL BASSO MINUTAGGIO IN FINALE DI SUPERCOPPA
«Io non ho elementi tecnici per dare questa risposta. Il ruolo del coach è quello di rispondere a queste domande».
SU EUROCUP
«Proporremo abbonamenti solo per LBA che quello FULL con le prime cinque gare di EuroCup. Sempre in caso di apertura a 2.000 posti».
SULLO SCUDETTO 2019-2020
«Noi non abbiamo timore di nessuno. Lo anticipo. Anzi, siamo quelli che accendono sempre la miccia perchè combattiamo un sistema che deve cambiare. Non abbiamo fatto reclamo sullo scudetto perchè i campionati si vincono sul campo. Noi non abbiamo vinto nulla, ci siamo arrabbiati moltissimo per la chiusura e la revoca del campionato, perchè avremmo ripreso in una bolla. Ma gli interessi di quasi tutti gli altri club erano diversi dal nostro. Ci ha seguito solo la Fortitudo, che poi ci ha lasciati da soli in questa battaglia. Noi abbiamo presentato un programma per giocare a giugno e luglio, ripartendo con la nuova stagione a novembre. Questo ci avrebbe aiutato a chiudere la stagione, e sono convinto che avremmo lottato per lo scudetto. Ma per convenienze di bottega, come poter risparmiare sugli stipendi dei giocatori».
SU MARCO BELINELLI
«Io credo che lui sia venuto per assistere ad una partita. Ha dichiarato di rimanere due stagioni ancora in Nba. Io dico solo che, se ci fosse la disponibilità, saremmo disposti a metterci in competizione per lui. Ma non saremmo gli unici, purtroppo, ci sono altre società italiane che hanno la capacità di avere Belinelli nei loro roster».
SULLA DISTANZA DA OLIMPIA MILANO
«Il roster di Milano, per i nomi, è importantissimo. Ma noi abbiamo fatto un ragionamento diverso: siamo investendo sul futuro, i 4 giocatori innestati sono giovani, di prospettiva (Abass e Alibegovic). Stiamo lavorando mattone su mattone per avere una Virtus che si consolidi negli anni, loro hanno fatto una formazione per vincere subito, e avere la certezza di andarsi a prendere quello che in questi anni gli è mancato. Guardiamo i giocatori, alcuni hanno oltre i 35 anni, con stagioni e stagioni di EuroLeague alle spalle, hanno bisogno di ampie rotazioni. E credo che un giocatore come Milos Teodosic l’Olimpia non ce l’abbia. Sulla carta ci sono superiori, domenica hanno vinto meritatamente, ma credo che nel corso della stagione la differenza possa essere colmata con il lavoro e la preparazione del nostro coach».
SU GIANNI PETRUCCI
«Perchè lo votiamo? Perchè è l’unico candidato. Se voi ne avete un altro, io lo ascolto».
SUL NUOVO PALASPORT
«Dare delle date è impossibile, ma si arriverà ad avere la nostra casa definitiva. Anche se già ora abbiamo una struttura adeguata».
SU ETTORE MESSINA
«Sono abituato a parlare degli allenatori che ho. Messina ha rappresentato una parte importante della nostro storia, portando grandi vittorie. Merita rispetto, ma noi abbiamo Djordjevic, allenatore diverso, e siamo contenti di avere lui. Il futuro lo valuteremo in futuro».
SULLE NUOVE MAGLIE
«Verranno svelate a dicembre. Stiamo lavorando con la Macron, sarà una maglia tipicamente virtussina».
SUL COMMENTO DI ANDREA MENEGHIN A EUROSPORT
«Abbiamo chiesto maggiore equilibrio, di non essere partigiani ma almeno neutri».
SUI RAPPORTI CON LA FORTITUDO
«Rapporti di buon vicinato pur con politiche aziendali diverse. A livello sportivo siamo in una grandissima competizione. Pavani è sempre stato leale nel difendere con noi Basket City e il suo valore, venendo tutelati per questo. Bologna viene ascoltata poco, ma noi siamo la capitale del basket. Abbiamo una storia e una sensibilità diversa verso questo sport. Noi pesiamo molto con i botteghini in LBA»
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