“Stiamo costruendo il budget per il prossimo anno, di sicuro allestiremo
per l’A2 una squadra competitiva che avrà come obiettivo minimo i
playoff. Vado avanti, non sono abituato a mollare dopo una stagione
negativa. Non sono solo il proprietario di questo club, sono innanzitutto il
primo tifoso”. Il patron Nello Longobardi, nella conferenza stampa di oggi
– alla quale hanno preso parte anche il sindaco di Scafati, Pasquale
Aliberti, e il consigliere comunale Raffaele Ciliberto, che hanno
confermato il pieno sostegno dell’amministrazione municipale alla Givova
Scafati Basket – ha illustrato i programmi per la nuova stagione agonistica
che vedrà i gialloblu ai nastri di partenza della serie A2.
“E’ un campionato difficile, molto competitivo – ha detto Longobardi –
che vede concorrere formazioni blasonate come Cantù, Pesaro, Brindisi,
Avellino, Rimini, Torino o Fortitudo Bologna. E noi avremo un roster che
dovrà essere capace di competere con tutti. Non voglio fare proclami, non
voglio che ci sia eccessiva pressione, ma il nostro programma è risalire in
A1 in tre anni. Con mio figlio Enrico, il nuovo gm Antonio Mirenghi e tutto
lo staff societario siamo già al lavoro per inserire i tasselli giusti. Vogliamo
evitare gli errori che hanno caratterizzato lo scorso anno, cercando di
partire al meglio”.
Proprio la scorsa stagione è al centro della valutazione del patron del
club. Il suo commento è anche il preludio del nuovo percorso: “Mi
assumo tutte le responsabilità di quanto accaduto – dice – ma le mie
colpe si fermano a un certo punto. Perché vanno suddivise con le altre
componenti della squadra. Mai, tanto per citare un dato, abbiamo dovuto
subire tante sconfitte casalinghe nella nostra storia. Eppure sono venti
anni che partecipiamo a campionati di A1 e A2. Anche per tagliare con
questo recente passato, abbiamo deciso di cambiare tutto. Stiamo
verificando solo la possibilità di trattenere un paio di giocatori italiani. A
Scafati spirerà un vento nuovo. Nomi? E’ presto per farli, ma stiamo già
lavorando sodo da qualche tempo per allestire una squadra sicuramente
competitiva”.
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