A partire dalla gara di campionato di domenica 2 ottobre contro Brescia, l’Olimpia Milano giocherà sul “Cesare Rubini Court”. Il parquet delle sue partite casalinghe sarà infatti intitolato ad uno dei più grandi personaggi della storia dello sport mondiale, che ha identificato, insieme al presidente Adolfo Bogoncelli, l’Olimpia per quasi trent’anni della propria esistenza. “I valori, lo spirito competitivo, la voglia di essere sempre all’avanguardia, di considerare l’Olimpia una famiglia, ci sono stati tramandati da Cesare Rubini e ancora oggi rappresentano i principi che guidano la nostra società. Intitolargli il campo di gioco significa non solo ricordarlo, ma anche onorarlo in quello che è stato il suo ambiente naturale”, dice Giorgio Armani.
Cesare Rubini ha vinto 15 scudetti all’Olimpia, i primi cinque anche da giocatore; ha vinto una Coppa dei Campioni, due Coppe delle Coppe e una Coppa Italia; ha vinto 501 partite di campionato come coach, inclusi tre spareggi e nel 1962/63 l’Olimpia ha vinto 26 gare su 26, conquistando il titolo al termine di una stagione perfetta. Con la Nazionale italiana, da direttore del settore squadre nazionali, ha vinto l’argento olimpico di Mosca 1980 e l’oro europeo di Nantes 1983, oltre al bronzo di Stoccarda 1985 e l’argento di Roma 1991. Nel 2004 è stato ammesso nella Hall of Fame di Springfield, successivamente anche in quella della FIBA. Cesare Rubini, che arrivò all’Olimpia nel 1947, è l’unico sportivo europeo a figurare nella Hall of Fame di due sport, basket e pallanuoto. In quest’ultimo sport ha vinto l’oro olimpico del 1948 a Londra e il bronzo nel 1952 a Helsinki quando era già allenatore e giocatore dell’Olimpia Milano. Nel 2023 ricorrerà anche il centenario della sua nascita. Rubini ci ha lasciato l’8 febbraio del 2011.
“Cesare Rubini – dice il nipote Giorgio, ex vicepresidente dell’Olimpia Milano – vanta l’inarrivabile onore di far parte di due diverse Hall of Fame in due sport, basket e pallanuoto, che non potrebbero essere più diversi e hanno in comune solo le mani; due sport in cui l’abilità di controllare la palla rappresenta, dentro e fuori dell’acqua, un tratto essenziale per essere atleti vincenti. Cesare Rubini ha vinto partite, trofei, ma anche i cuori e la mente di chi l’ha conosciuto. Domenica sarà ancora con noi, nello spirito, in prima fila come faceva sempre. Se potesse vederci sarebbe felice e commosso di ricevere questo onore per il quale io e tutta la famiglia Rubini desideriamo ringraziare l’Olimpia Milano, e in particolare Giorgio Armani, Leo Dell’Orco ed Ettore Messina”.
Nominare un campo di gioco per onorare un allenatore è un fatto inedito in Europa, ma praticato spesso negli Stati Uniti. Tra i college che l’hanno fatto ci sono UCLA (Nellie e John Wooden Court), Duke (Coach K Court), North Carolina (Roy Williams Court in the Dean Smith Center), Florida (Billy Donovan Court), Arizona (Lute and Bobbi Olson Court), Georgetown (John Thompson Court), Davidson (Bob McKillop Court) e molti altri ancora.
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