Tre partite in tre giorni tutte e tre alle 9:00 di mattina. Se partecipare alla Next Gen di EuroLeague a Berlino come una delle fantastiche otto squadre Under 18 d’Europa non fosse già un impegno del massimo livello di difficoltà, i ragazzi dell’Olimpia dovranno anche soverchiare le insidie di un orario di gara oggettivamente inusuale. Reduce dal titolo italiano con il quale questo gruppo ha realizzato una sorta di Grande Slam stagionale (Next Gen di Serie A, scudetto e Coppa Carnevale), l’Olimpia debutterà a Berlino – giovedì 23 – contro una delle grandi favorite del torneo, il Real Madrid. Nel Girone A affronterà anche i tedeschi di Ulm (venerdì 24) e i serbi del Mega Mis (sabato 25). Solo la prima di ogni girone giocherà una quarta gara, domenica 26, con in palio quello che può considerarsi una sorta di titolo europeo.
LA SQUADRA – Per presentarsi con la miglior squadra possibile l’Olimpia ha sacrificato le finali nazionali Under 17 che si stanno svolgendo contemporaneamente ad Agropoli, pertanto avrà disponibili i tre diciassettenne più esperti, Diego Garavaglia, Achille Lonati e Luigi Suigo. Della rotazione normale utilizzata ad esempio alle finali Under 19 non è disponibile Omar Karem, playmaker dirottato appunto ad Agropoli, e non può esserci Francesco Marcucci che è fuori età. Per rimpolpare il roster sono stati aggiunti le ali Andrija Josovic (montenegrino di Tortona, che era con l’Olimpia anche a Belgrado, 12.5 punti e 9.2 rimbalzi di media) e il nazionale Charles Atamah di Bassano, che ha una discreta esperienza internazionale avendo giocato il Torneo di Mannheim con l’Italia Under 18 giocando tra l’altro con Miccoli, Garavaglia e Suigo. L’Olimpia ha ottenuto questa “convocazione” grazie alle prove fornite a Belgrado a marzo dove ha vinto tre gare su quattro cedendo solo in finale al Barcellona, protagonista dell’altro girone. In Serbia, era stato eccezionale il rendimento di Denis Badalau che aveva chiuso il torneo con 21.2 punti e 8.2 rimbalzi di media. Il playmaker Samuele Miccoli era stato il secondo realizzatore di squadra (13.2 a partita) ma anche il primo negli assist (5.8). Gli occhi a Berlino saranno puntati anche sui più giovani Achille Lonati (10.5 punti per gara in meno di 20 minuti in campo a Belgrado) e Diego Garavaglia (10.0 punti e 7.0 rimbalzi), naturalmente sulla personalità di Riccardo Casella (38.5% da tre a Belgrado) e la positività di Davide Toffanin. Luigi Suigo e Leonardo Van Elswyk, i due centri di ruolo, avranno il compito più arduo perché a questi livelli internazionali la fisicità e la taglia dei centri avversari è spesso quello che più determina la differenza come si era visto anche nella finale di Belgrado con il Barcellona.
LE AVVERSARIE – Il Real Madrid rappresenterà subito un impatto tremendo per i ragazzi di Michele Catalani. La squadra spagnola schiera da centro Ismaila Diagne (11.0 punti e 7.8 rimbalzi alla Next Gen di Podgorica), che è 2.14 ed è già stato visto con la prima squadra. A Podgorica, tuttavia, l’MVP era stato un altro giocatore aggregato alla prima squadra, Hugo Gonzalez (13.8 punti di media), un esterno di 1.98 che è stato MVP degli Europei Under 18 della scorsa estate dove la Spagna è arrivata seconda, battuta dalla Serbia capeggiata tra gli altri dal suo compagno di squadra al Real Madrid, Mitar Bosnjakovic (11.2 di media a Podgorica, 21 punti agli Europei nella finale vinta). Un altro giocatore già emerso è il russo Egor Demin (13.5 punti e 6.0 assist a Podgorica). La seconda avversaria sarà Ulm, club che negli ultimi anni ha puntato tantissimo sul settore giovanile e ha vinto la Next Gen di Dubai sconfiggendo in finale il quotato Zalgiris Kaunas. Anche qui, il giocatore più temibile dovrebbe essere il 2.05 Noa Essengue, nazionale giovanile francese, MVP a Dubai con 20.2 punti, 11.2 rimbalzi per gara, il 69.2% da due. Il nazionale tedesco Jervin Scheffs (13.8 punti di media, 46.2% da tre a Dubai) è un grade tiratore esattamente come il playmaker Jordan Mueller. A Dubai era stato fondamentale anche la guardia Joel Cwik (14.8 punti per gara). Infine, il Mega Mis che a Belgrado è stato eliminato dal Barcellona prima che potesse affrontare l’Olimpia. Squadra di grande tradizione recente a livello giovanile, ha la sua stella nel centro del Mali di 2.13 Abdramane Siby (18.5 punti e 8.8 rimbalzi di media), un ragazzo che proviene da Vado Ligure. A Belgrado, giocarono molto bene anche l’ala grande Ognjen Nikolic (12.5 punti e 8.2 rimbalzi di media) e il bomber Aleksandar Vojinovic (18.0 punti di media con il 38.1% nel tiro da tre).
LE ALTRE – Nel Girone B ovviamente il Barcellona dovrebbe essere la squadra da battere grazie alla presenza del lituano Kasparas Jakucionis, dell’italiano Dame Sarr, del tiratore Mathieu Grujcic e la taglia dei lunghi (il 2.12 Sayon Keita segnò 23 punti all’Olimpia nella finale di Belgrado; ma non è da meno Abdrahamane Kone; in generale presentano quattro centri oltre i 2.08). L’INSEP Parigi ha giocato la finale alla Next Gen di casa dove i migliori erano stati Jonas Bulefaa (14.5 punti di media) e Yinga Moukouri (anche lui 14.5 per gara). L’Alba Berlino avrà il vantaggio del fattore campo e infine la novità rappresentata dagli americani di Overtime Elite, la lega di sviluppo che ha già spedito diversi giocatori nella NBA e prevedibilmente saranno atletici e profondi.
STORIA E TRADIZIONE – Bisogna ricordare che dalla Next Gen di EuroLeague sono transitati oltre 50 giocatori che hanno militato in EuroLeague in questa stagione, tra cui Nikola Mirotic (sei gare in due anni, 134 punti totali), Nemanja Nedovic, Mario Hezonja, Dzanan Musa, Milos Teodosic, Mathias Lessort, Marius Grigonis, Marko Guduric, Nikola Milutinov, Willy Hernangomez, Isaac Bonga e altri che sono nella NBA incluso addirittura Luka Doncic (nove presenze, 111 punti nella stagione 2014/15). Quanto all’Olimpia aveva partecipato solo nel 2014 nell’edizione di Milano come club ospitante. Di quella squadra faceva parte Diego Flaccadori.
Commenta
Visualizza commenti