Sergio Llull, leader e bandiera del Real Madrid, ha parlato il giorno prima che la squadra voli a Berlino per affrontare una nuova Final Four:
“Sono entusiasta, la squadra è forte e preparata. È una gara speciale, sappiamo bene quanto sia difficile arrivare qui in una competizione con grandi squadre e un calendario molto fitto. Non abbiamo ancora fatto nulla e indossare questa maglia significa lottare per tutto. Mi sento ansioso, eccitato e nervoso di avere l’opportunità di essere lì e di provare a realizzare qualcosa di storico”.
“È molto difficile vincere l’Eurolega. Ne abbiamo vinte tre dal 2015 e prima di allora non si vinceva da 20 anni. Abbiamo avuto un’ottima stagione regolare e degli ottimi playoff. Dobbiamo fare tutto il possibile per raggiungere la finale di domenica e vincerla. L’Olympiacos è un osso duro e sarà una sfida molto fisica. Dovremo essere all’altezza e dare tutto per tornare in finale. Quando si indossa questa maglia si conosce la responsabilità che ne deriva, bisogna dare il massimo e a volte non basta. Noi veterani cerchiamo di inculcare ai nuovi che arrivare qui non è sufficiente, dobbiamo sempre dare il massimo e lottare per vincere….
Sul Gruppo:
La più grande virtù di questa squadra è quella di pensare solo alla partita che dobbiamo affrontare. Abbiamo rispettato tutti gli avversari allo stesso modo. Abbiamo fatto un’ottima stagione e ora dobbiamo puntare a tutto perché inizia il momento più importante della stagione e non vogliamo accontentarci della Supercoppa e della Copa del Rey.
Il segreto è il grande organico che abbiamo. Ci permette di affrontare il calendario in maniera corretta e di ruotare tutti durante l’anno.
Il suo celebre canestro decisivo contro l’Olympiacos nell’ultima finale:
“È un canestro che ho visto molte volte e che conserverò per sempre dentro di me. È un qualcosa che tutti sognano. Mi conoscete tutti, sono qui da molti anni e non mi nascondo se l’allenatore ritiene che io sia la migliore opzione per cercare di risolvere la partita. Forse quest’anno gli avversari si concentreranno di più su di me, quindi alcuni dei miei compagni di squadra saranno più liberi”.
Commenta
Visualizza commenti