Intervistato da Fabrizio Fabbri sul “Corriere dello Sport”, Leonardo Totè ha commentato il primo successo stagionale della sua Napoli, arrivato contro la Givova Scafati con un suo canestro decisivo: “Era ora. E oggi Napoli, che è una città fantastica sempre, appare ancora più bella. Ci siamo fatti, e abbiamo fatto ai nostri tifosi e alla società, un bel regalo di Natale. Sappiamo bene che non basta e il cammino per salvarci è tortuoso e tutto in salita. Ora abbiamo una sfida importante contro Varese che d attende. Dare continuità sarà il primo passo”.
Napoli, comunque sia, ha accumulato 11 sconfitte consecutive prima di domenica scorsa: “Un inizio di stagione così complicato non lo avevo mai vissuto. Ora vediamo un po’ di luce e questo dà forza, ma non è stato per niente facile. Siamo passati per un cambio di allenatore e un roster completamente rivoluzionato. Arrivato Valli la società ha puntato sul ritorno di Zubcic e Pullen. Jacob dopo la coppa Italia dello scorso anno è diventato un mito di questa città, lo si capisce da come la gente lo ha accolto. Questa passione si è propagata in tutta la squadra e ci ha fatto bene”.
Totè sta proseguendo al meglio il suo processo di maturazione: “Noi lunghi arriviamo a completare il percorso di crescita più lentamente. Un po’ per caratteristiche, un po’ perché in alcune situazioni si fa fatica a darci spazio. Quando a Brescia in A2 sono entrato sul palcoscenico del basket che conta l’ho pagato sulla mia pelle. Non ero ancora un giocatore completo, ricoprivo il ruolo di ala grande e faticavo a trovare spazio per le mie caratteristiche. Non mi sono abbattuto e ho capito che per avere spazio e fiducia dovevo lavorare sodo. Non ho più smesso di farlo perché ogni giorno posso mettere qualcosa in più nel mio bagaglio tecnico”.
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