Lele Molin, coach di Aquila Trento, si guarda indietro sul Corriere del Trentino: «Ora posso dirlo: eravamo tutti molto, ma molto, preoccupati. Sembrava che nulla di quanto avevamo ipotizzato in estate sul parquet avesse un senso. È vero che alcune sconfitte in Europa mi hanno fatto incazzare e certe critiche ai miei non le ho certo risparmiate ma quelli erano momenti passeggeri. Niente rispetto al contesto di settembre: lì i timori erano strutturali».
Poi la svolta: «Tranne Saunders, per tutti gli altri quattro sitratta della prima volta in Italia e non è affatto banale inserirsi con velocità all’interno di scenari completamenti diversi. Le risposte, sino ad ora, sono molto positive. La compattezza dello spogliatoio èrisultata determinante».
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