Momento non semplice per il Fenerbahce, cinque ko in fila in EuroLeague, ma in BSL la squadra gialloblù dopo la vittoria sull’Efes ha battuto Petkim e Darussafaka confermandosi in vetta.
Proprio nel dopogara con la squadra verdenera Dimitris Itoudis ha rilasciato delle dichiarazioni destinate a far discutere sulle norme di protezione dei giocatori nazionali, vigenti anche in Turchia come in Italia.
🎙️ Dimitris Itoudis: “Yabancı kısıtlaması aslında savaşmayı bilmeyenler, belki de korkanlar içindir.”
“Kısıtlama olmayan ülkeler var. Onları, örnek almak lazım. Spordaki kısıtlamalar aslında zayıf insanlar içindir.”
📢 Itoudis, Darüşşafaka maçı sonrası açıklamalarda bulundu.
— TrendBasket (@TrendBasket) January 7, 2023
«Le restrizioni per gli stranieri sono per coloro che in realtà non sanno combattere, forse hanno paura». Il riferimento insomma è ai giocatori, turchi in questo caso, in campo solo grazie alle norme protezionistiche.
«Ci sono paesi in cui non ci sono restrizioni, come la Spagna, ma i risultati per le nazionali arrivano e sono brillanti. Dovremmo prenderli come esempio. Le restrizioni nello sport sono in realtà per le persone deboli».
In ACB esiste infatti un regolamento differente, dove ogni squadra deve avere tre o quattro “cupos”, ovvero giocatori di formazione, nel roster.
Per intenderci, il Barcellona ha in tal senso Mirotic, Pauli, Martinez e Abrines. Parliamo di giocatori non per forza spagnoli, ma con tre stagioni in Spagna nel periodo tra i 13-14 anni e i 19-20.
Capita con stelle come Mirotic (a Madrid dal 2006, dall’età di 15 anni, sino al 2014), ma anche Doncic, Shengelia e Ibaka ad esempio.
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