LBA The Best Ita 23ª giornata, Daniel Hackett (Virtus Bologna)

LBA The Best Ita 23ª giornata, Daniel Hackett (Virtus Bologna)

Daniel Hackett (Virtus Segafredo Bologna) è stato votato miglior italiano del ventitreesimo turno di campionato

Fonte LBA Come in una staffetta con gli atleti che si passano il testimone di mano in mano, una costante che testimonia il momento d’oro della capolista. Daniel Hackett (Virtus Segafredo Bologna) è stato votato miglior italiano del ventitreesimo turno di campionato superando nelle preferenze David Cournooh (Germani Brescia) e Amedeo Tessitori (Umana Reyer Venezia).

Contro il suo passato, contro un pubblico ospite che si faceva sentire a gran voce mostrando tutte le sfumature di una splendida rivalità. I tifosi di casa però si sono sentiti subito al sicuro perché il numero 23 veste i colori bianconeri ed è sceso sul parquet con l’intento di portare a casa la vittoria consecutiva numero sette, la quinta di fila tra le mura amiche. Pochi nella nostra Serie A sono in grado di giocare le due fasi come il nativo di Forlimpopoli, ma quando gli viene consegnato nelle mani il destino della squadra diventa un rebus irrisolvibile per qualsiasi avversario. La sua genialità nel creare occasioni per i compagni va di pari passo con la sua capacità di mettersi in ritmo e stracciare la retina; in uscita dalla panchina “ruba” la scena agli altri effettivi coinvolti e in poco meno di 20 minuti regala un clinic di pallacanestro ai migliaia presenti alla Segafredo Arena. Daniel Hackett trascina la Virtus Segafredo Bologna alla vittoria segnando 13 punti – tirando con il 100% da due (3/3) e il 50% da tre (2/4) – e distribuendo 8 assist al 60% dei giocatori messi in campo da coach Sergio Scariolo (in ordine: Shengelia, Lundberg, Abass, Belinelli, Ojeleye e Bako). Al tabellino ha aggiunto 4 rimbalzi difensivi prontamente trasformati in azioni offensive per la propria squadra; al termine della partita il suo 23 nel dato della valutazione è stato il più alto registrato dai bolognesi.

L’importanza di avere nel proprio roster un giocatore come Hackett si vede soprattutto nel momento del bisogno; la squadra priva di Pajola e Teodosic si è potuta affidare alla sua duttilità e al suo vasto repertorio di soluzioni che va dalla pressione difensiva tipica del numero 6 all’estro fuori dal comune tipico del numero 44. Il numero 23 dei bolognesi ha la capacità di accoppiarsi con avversari di qualsiasi stazza fisica: contro quelli più fisici gioca d’astuzia e di anticipo, mentre con i pari ruolo punta tutto sul pressing asfissiante affinché il portatore perda sicurezza nel proprio palleggio e lasci la sfera nelle mani del classe 1987. In attacco ha la soluzione per ogni movimento dei compagni: li serve sul taglio backdoor, sullo scarico per un tiro dai 6.75 metri, in alley-oop o per un facile appoggio a canestro e lo ha dimostrato lungo il corso della partita servendo sei compagni diversi negli otto assist messi a referto. La possibilità di essere sfruttato sia nello starting five sia a gara in corso gli permette di gestire i ritmi propri e scandire quelli della squadra; la sua condizione fisica gli consente di giocare sia 30 minuti sia 15 minuti ed essere egualmente efficiente. A 35 anni, Daniel Hackett ha parecchie cartucce ancora da sparare e la sua stagione a questi livelli lo sta dimostrando ampiamente.

Il giocatore di Forlimpopoli domenica ha giocato la sua miglior partita della stagione in campionato stabilendo il massimo per assist, valutazione e plus/minus. È tornato in doppia cifra per punti segnati dopo circa due mesi e mezzo, l’ultima volta nella vittoria contro l’Umana Reyer Venezia dove ne mise 17 con 4 triple. Quella contro la Carpegna Prosciutto Pesaro è stata la terza gara consecutiva in cui Hackett ha realizzato il 100% delle conclusioni da due punti, la settima in questo 2022-23. Nelle 20 partite fin qui disputate dal numero 23 della Virtus Segafredo Bologna, le sue medie sono di 6.5 punti – tirando con il 56.4% da due, il 32.1% da tre e 79.1% ai liberi – 2.9 rimbalzi, 2.6 assist e 8.8 di valutazione in quella che è la sua prima stagione completa con la compagine felsinea.