C’ha provato la Effe, che si tiene a galla per tre quarti, nonostante fosse spuntata nelle cartucce a disposizione (out Aradori e Fantinelli, oltre al vuoto dell’Unipol Arena e con Happ rientrante e già determinante), prima di sprofondare malamente nell’ultimo quarto staccando definitivamente la spina. Saunders ed Happ, nei numeri, si caricano il gruppo, tradito invece dalla serata amara di Banks, ma senza mai dare l’impressione di dare l’accelerata giusta tale da impensierire gli avversari. La Segafredo (out Abass) se la cava, come da pronostico, dando la “mazzata” decisiva nell’ultimo quarto, godendosi un Pajola oramai “veterano” e non più sorpresa, rispetta il pronostico, spreca nulla al tiro (74% da due), e si gode i cioccolatini di Teodosic (14).
Primo quarto di sostanziale equilibrio, con la Effe spinta da Whiters per il 9-5 iniziale, risucchiato immediatamente da Weems (11-13). La Fortitudo butta dentro Happ, e trova punti da Saunders e Fletcher, mentre la Vu nera, che viaggia a 5 perse ma con percentuali perfette da vicino (6/6), ha 6 punti da Ricci per il 22-25 del primo stop. Si riparte e la difesa bianconera alza il livello: 5 punti concessi in altrettanti minuti, e 11-0 esterno porta la Segafredo al primo allungo di serata (28-38). La Effe a sto giro non perde la bussola, e con 5 di Sanuders risponde e si rimette lì (35-38). La V prova ulteriore allungo (tripla di Pajola), ma le sbracciate di Saunders tengono l’aquila a due possessi prima dell’intervallo lungo.
Pajola, col suo quattordicesimo, riporta la Virtus sul +11 ad inizio ripresa, ma il terzo fallo lo mette prematuramente in panchina. Cosi la Effe s’aggrappa ad Happ per rimanere attaccata con le unghie al match. Banks farebbe pure -6 con tripla (58-64), ma al terzo stop la Segafredo, che a rimbalzo fa la voce grossa, rosicchia altri tre punti nel quarto, chiudendolo avanti di nove. Poi, in un amen, la Effe stacca la spina (primo fallo dopo 5 minuti), e tre triple esterne, fanno +16 Segafredo. Arriva pure il +20 con le magie di Teodosic. Alla prossima, speriamo col pubblico.
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