In maniera piuttosto prevedibile, vista la grandezza dell’impresa compiuta sul parquet, Andrea Cinciarini (UNAHOTELS Reggio Emilia, 2139 voti per l’MVP e 1940 per The Best ITA) fa incetta di premi settimanali mettendosi alle spalle prima Nick Perkins (Happy Casa Brindisi, 851 voti) e Marcus Keene (Openjobmetis Varese, 785) nella corsa al miglior giocatore, in seguito Giovanni De Nicolao (Openjobmetis Varese, 669 voti) e Stefano Tonut (Umana Reyer Venezia, 378 voti) per la palma di miglior italiano del weekend.
Scrivere la storia non è mai semplice, così come portare a casa una partita tirata in cui sei stato il protagonista assoluto. I presenti alla Unipol Arena hanno potuto assistere all’ennesimo colpo di genio del ‘Cincia’, la cui seconda giovinezza sta letteralmente mandando in visibilio ogni appassionato della palla a spicchi; nella vittoria contro Treviso è stato determinante non solo a livello statistico personale, quanto ai fini del risultato finale maturato grazie alla solita leadership sprigionata sul rettangolo di gioco. Qualcuno potrebbe obiettare sulla sua precisione al tiro avendo chiuso la partita con un misero 3/12 (25%), numeri non all’altezza per un MVP, ma che allo stesso tempo non dicono praticamente nulla riguardo l’esperienza e la tenacia messa in campo per ribaltare una partita incanalata su binari sfavorevoli. Accantoniamo le percentuali arrivando al nocciolo della questione, la tripla-doppia con cui il nativo di Cattolica ha impresso il suo nome negli annali: 12 punti, 11 rimbalzi e 10 assist in 38 minuti, segno dell’immenso sforzo fatto per portare Reggio Emilia alla terza vittoria nelle ultime quattro gare di campionato. Per larghi tratti Cinciarini è sembrato possedere il dono dell’ubiquità, viaggiando senza sosta (solo 2 minuti seduto in panchina) da una parte all’altra del campo, subendo le angherie degli avversari – 5 i falli subiti – facendosi trovare pronto sotto i tabelloni e distribuendo perle in direzione dei propri compagni.
A quasi 36 anni non è semplice ritagliarsi un ruolo di primo piano, ma il legame tra il numero 20 della UNAHOTELS e la città di Reggio Emilia è simbiontico: entrambi non possono fare a meno l’uno dell’altro per spiccare il volo. “Più che l’età conta la testa: nel mio caso continuare ad avere cura del mio fisico e lavorare quotidianamente sui dettagli ha aiutato. Ed è un’ulteriore prova che ho fatto la scelta giusta a sposare il progetto di Reggio: per le ambizioni che ci sono e per la carica che la presidente Bartoli e il gruppo di soci danno” si confessa a “Il Resto del Carlino” con parole al miele verso la società, senza mancare di specificare quanto il supporto e il duro lavoro stiano pagando, proiettando la squadra emiliana in zona play-off. A dimostrazione dell’umiltà che da sempre lo contraddistingue, dopo l’impresa storica ha voluto parlare di nazionale e della nuova generazione di Italbasket, un gruppo ricco di giovani talentuosi che possono regalare gioie al pubblico italiano: “I nostri talenti in crescita stanno facendo cose importanti e con la giusta mentalità. Penso ai vari Spagnolo, Pecchia, Pajola e al nostro Momo Diouf. Spero non smettano mai di avere fame e voglia di vincere”. Un desiderio di poterli aiutare nel processo di crescita con un’ultima esperienza azzurra quello del ‘Cincia’, il quale non si pone limiti nella fase finale della sua carriera sognando un trionfo sotto l’egida di coach Meo Sacchetti.
Il miglior assistman del campionato (9.1 di media a partita) giocando con estrema semplicità sta vestendo i panni del professore sul parquet: fa registrare un impressionante rateo AST/TO pari a 3.23 (155/48), sprecando dunque un numero esiguo di palloni e migliorando sensibilmente i dati relativi ai compagni di squadra. Non guarda le statistiche, ma è vigile riguardo il suo stile di gioco e non lo nasconde nemmeno ai microfoni: “Ho dato un’occhiata alle mie statistiche. In carriera ho fatto 1475 assist e preso 1359 rimbalzi. Dimostra che è un’attitudine che ho sempre avuto. Domenica in particolare sono andato a rimbalzo per guadagnare per far guadagnare alla squadra seconde opportunità offensive”. Un leader instancabile probabilmente nell’anno più proficuo della sua carriera (a livello individuale), perciò questo gli permette di non porsi limiti in entrambe le competizioni (Reggio Emilia è anche ai quarti di finale di FIBA Europe Cup).
“Sono uno che ama vincere. Gli obiettivi sono chiari: salvarci il prima possibile e andare avanti in Coppa. Come la società, voglio pensare avanti e continuare ad essere un leader, aiutando i nostri giovani a crescere: mi stanno rendendo orgoglioso di loro”.
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