Torna il Punto di Sportando sulla LBA Serie A. In questi momenti incerti, in cui non conosciamo il futuro dei campionati, andiamo su tre punti rapidi da cui ripartire.
Virtus Bologna
Presto per parlare di crisi, anche alla luce di quanto fatto in EuroCup. Ma nel mese di ottobre sono già arrivate le sconfitte complessive, due, dell’intera (anche se interrotta) stagione scorsa. Sasha Djordjevic parla di: «confronto con la società» imminente, non nascondendo difficoltà «inattese».
La sensazione è che, più che analizzare l’inserimento dei “nuovi”, si debba riflettere sulla mancata conferma dei “vecchi” sui livelli dello scorso anno. Tensione evidente e palpabile, ma la solidità dei rapporti tra dirigenza e staff tecnico, oltre che i risultati in Europa, restano il punto di forza della Vu.
Il basket delle ordinanze e dei DPCM
Mentre Gianni Petrucci continua a lamentarsi con la segreteria telefonica del Cts, il basket attende ormai tremebondo ogni 24 ore ordinanze che si smentiscono da sole (capolavoro in Lombardia, come di consuetudine), e comunicazioni dalla presidenza del Consiglio da tradurre e comprendere.
Resta una sola e reale domanda per la Serie A: quando torneranno aperture reali a palazzo? Non è arrivato il momento di considerare questa stagione “a porte chiuse” come tale, e lavorare di conseguenza sui propri roster?
Antimo Martino
In questo momento Reggio Emilia è quinta in classifica con record 50%, davanti alla Fortitudo Bologna e reduce dal trionfo sulla Virtus, che qualche mese fa costò di fatto a coach Martino il posto alla guida della Effe.
E’ sempre prematuro parlare dopo quattro giornate, ma i numeri sono numeri. In Italia abbiamo coach giovani che sanno lavorare: Martino, De Raffaele, Pozzecco, Galbiati ed Esposito sono un ricambio generazione di altissimo livello dentro una pallacanestro che non produce giocatori. Abbiamo gli istruttori, usiamoli.
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