La Pallacanestro italiana è in salute? Secondo il presidente della FIP Gianni Petrucci sì. E d’altronde lo dicono i numeri a palazzo, l’interesse creato intorno alla rivalità Olimpia Milano-Virtus Bologna e l’ottimo lavoro della LBA guidata da Umberto Gandini, o il ritorno di una finale a Roma (Coppa Italia LNP).
Quindi c’è la Nazionale, che è tornata alle Olimpiadi tre anni fa ed è reduce da una FIBA World Cup positiva. Tuttavia un dato, un piccolissimo dato, desta qualche perplessità. Al di là del rientro di Nico Mannion, dominante nelle tre partite in maglia Varese, i giocatori italiani latitano nelle due classifiche di riferimento tradizionale del nostro massimo italiano.
Nella Top 20 di punti e valutazione del girone d’andata di LBA, troviamo solo Leonardo Totè (che sta giocando la miglior stagione in carriera e vale l’azzurro) tra i giocatori convocabili da Gianmarco Pozzecco. E’ il dato più basso degli ultimi cinque anni, paragonabile solo al 2020-2021, quando avevamo due italiani per i punti e uno per valutazione.
Il top è il 2021-2022 con 4 e 5 rispettivamente. Ma, come detto, è solo un dato e qualcosa si sta muovendo a livello di prestazioni. La Germani Brescia è come di consueto trainata da Amedeo Della Valle, nella Virtus Bologna la coppa Hackett-Belinelli è la base e Awudu Abass è un fattore, con Ettore Messina a Milano si vedono passi in avanti per Flaccadori e Bortolani. E non solo.
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