Tessitori 6 – Raccoglie di certo meno di quello che meriterebbe, 2 punti e 2 rimbalzi in poco meno di 3’, ma regala attimi di sostanza, prendendo bene posizione sotto.
Cordinier 5 – Non riceve mai palla in posizione dinamica, costretto ad uno contro uno che sono nelle sue corde, ma senza l’interruttore emozionale che può dargli solo la transizione. 4 punti con 1/4 al tiro.
Mannion ne
Belinelli 5.5 – Il grande merito di Milano è chiudergli ogni linea di passaggio sulle rimesse nel finale. Lui sbaglia un paio di conclusioni delle due. 3/10 dal campo.
Pajola 5.5 – Centellinato, forse troppo (13’), anche perchè con lui come sempre non si passa, o si passa pochissimo. Probabilmente, in una gara a basse segnature, Scariolo cerca di ottenere qualcosa in più da chi ha punti nelle mani.
Alibegovic 6.5 – In un momento non semplice per lui, evidentemente l’aria delle Finals, e le maglie di Milano, gli ricordano i momenti più felici della sua carriera. 4 punti, 3 rimbalzi, +3 di plus/minus, una schiacciata emozionale in 13’.
Jaiteh 4.5 – In gara-1, la missione di Milano di “toglierlo dalla gara”, o quasi, è raggiunta. 3 punti, 1/4 dal campo, 5 rimbalzi, 4 di valutazione, -13 di plus/minus. Di certo, con un paio di errori da sotto, contribuisce anche lui alla sua serata mediocre. Si rifarà.
Shengelia 5.5 – Numeri non malvagi, 11 punti e 7 rimbalzi, ma anche la sensazione di non essere mai a suo agio dopo la botta all’avambraccio che un po’ ne segna il match. 4 palle perse e pochissima produzione in uno contro uno.
Hackett 6 – Nervosissimo, come dimostra la sfera lanciata addosso all’ex compagno Melli, ma comunque capace di lasciare il segno con 6 punti, 7 rimbalzi e 4 assist. In difesa è un fattore, come sempre.
Sampson 6.5 – E’ un po’ il leader emozionale di questa gara-1 per la Virtus, a conferma di un ruolo da comprimario che pare essere più di suo gusto. 9 punti, 4/6 dal campo, 5 rimbalzi, +6 di plus/minus. Jakarr c’è.
Weems 4.5 – E’ come se la Virtus, da marzo, avesse preso una direzione lasciando l’mvp di quel momento in attesa all’incrocio. 0/3 dal campo, la Segafredo Arena invoca la reazione del suo beniamino.
Teodosic 6.5 – Lo chiamavano “perdente”. In realtà lui c’è, e c’è sempre, soprattutto quando conta. Tiene la Virtus incollata alla gara anche quando nessuno vede più il canestro. 16 punti, 6 falli subiti, 6 assist, 19 di valutazione.
Coach Scariolo 5 – La sua Virtus si ritrova di fronte ad una fisicità, sino ad oggi, sconosciuta, e va in difficoltà. La serie è lunga, la sua missione sarà in primo luogo coinvolgere nuovamente Jaiteh e Weems.
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