Umberto Gandini, presidente di Legabasket, è stato ospite di Sportando e Backdoor Podcast per un lungo e costruttivo confronto con gli appassionati.
Tra i temi approfonditi, torniamo sui settori giovanili. In primo luogo, Gandini precisa i confini: «Stabiliamo quali sono le responsabilità. La Lega organizza il campionato di Serie A, la FIP gestisce lo sviluppo del movimento dove la Serie A è il vertice. La struttura giovanile è federale».
E in questi confini la LBA si muove: «Noi come Lega abbiamo imposto all’interno del nostro sistema che tutte le società avessero almeno un’Under 17 e un’Under 19. In questo modo quasi tutte sono arrivate a crearsi l’Under 15».
Con ampi margini di miglioramento: «Poi sta alla loro disponibilità fare altra attività, da sole o associandosi ad altri club».
E poi vi è la premialità: «Quindi ci sono gli incentivi, le premialità su Under 23 e Nazionali giovanili. Ma non posso non notare come non ci sia un ritorno nel momento in cui viene abolito il vincolo, o non c’è un mercato e un giocatore maggiorenne può firmare dove vuole».
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