LBA Awards 2024 | Il Dream Team of the Year

LBA Awards 2024 | Il Dream Team of the Year

LBA Awards 2024, questo il Dream Team of the year: Payton Willis, Rayjon Tucker, Marco Belinelli, Toko Shengelia e Miro Bilan.

Il “Dream Team of the Year – Umana” è composto dai cinque nomi che durante la stagione si sono distinti per le loro abilità e il loro talento sul parquet, rendendosi protagonisti all’interno della rispettiva squadra. Il backcourt è formato dal playmaker Payton Willis (Estra Pistoia) e dagli esterni Rayjon Tucker (Umana Reyer Venezia) e Marco Belinelli (Virtus Segafredo Bologna); il frontcourt è invece composto dai lunghi Tornik’e Shengelia (Virtus Segafredo Bologna) e Miro Bilan (Germani Brescia). Questo premio è stato selezionato da Lega Basket.

Payton Willis – Estra Pistoia

Tra i protagonisti della sorprendente cavalcata dei toscani, il debuttante nativo di Fayetteville fa il suo ingresso nel miglior quintetto dell’anno. Personalità da vendere e una capacità di risolvere le partite come pochi altri sono in grado di fare: infatti, la sua tripla della vittoria contro la Bertram Derthona Tortona è stata una delle giocate in lizza per il premio di ”Play of the Year – Doctor Glass”. Il classe 1998 si è messo a totale disposizione di coach Nicola Brienza, ha ascoltato i suoi consigli e gli è bastato tirare fuori il suo talento per trascinare la compagine pistoiese verso un’annata da record. Il 15-15 con cui si è chiusa la loro regular season è bastata per strappare un pass in direzione post-season; molti dei successi arrivati durante la stagione hanno avuto il marchio della combo guard americana, terzo classificato come miglior realizzatore nella corsa all’Antonello Riva Trophy dietro il compagno Moore e Galloway. Le sue cifre sul tabellino recitano 16.0 punti (52.2% da due, 39.6% da tre e 77% dalla lunetta), 4.0 rimbalzi, 2.5 falli subiti, 2.1 assist e 15.5 di valutazione in 32.8 minuti di media.

Rayjon Tucker – Umana Reyer Venezia

Le giocate da highlights sono il suo forte e così il nativo di Charlotte ha saputo incantare il Taliercio  conquistandosi di diritto un posto nel best five del campionato. L’esplosività del classe 1997 non ha eguali, in prossimità del ferro è una furia inarrestabile e Michael Cobbins della Germani Brescia lo sa molto bene, essendo finito dalla parte sbagliata del poster in quella che è una delle giocate più iconiche dell’anno. Al primo anno in orogranata, l’esterno americano si è saputo distinguere a tal punto da aver chiuso come runner-up nella corsa all’MVP della stagione; il suo istinto realizzativo unito alla sua capacità di subire falli in penetrazione, lo hanno reso uno dei profili più interessanti della Serie A UnipolSai e lo testimoniano le ventisette gare chiuse in doppia cifra e il premio di MVP del mese conquistato a dicembre. Al termine della regular season ha registrato 14.7 punti (56.3% da due, 36.9% da tre e 78.1% dalla lunetta), 5.7 falli subiti (secondo miglior dato della Lega), 4.2 rimbalzi, 2.1 assist, 1.1 recuperi, +6.0 di plus/minus e 18.0 di valutazione (quinto nel ranking del campionato) in 27.5 minuti di media.

Marco Belinelli – Virtus Segafredo Bologna

Il giocatore premiato con il Dino Meneghin Trophy – UnipolSai della stagione non può certamente mancare all’interno del miglior quintetto stagionale. Come i sempreverde, il classe 1986 non appassisce mai e nonostante la carta d’identità tenti di avere la meglio, il suo talento eclissa totalmente il discorso sull’età. Numeri d’alta scuola e partite risolte a colpi di triple in equilibrio precario; il nativo di San Giovanni in Persiceto ha trascinato la compagine felsinea verso il primo posto in classifica al termine della regular season (record 22-8), la sua sete di vittorie gli ha impedito di fermarsi sul più bello e partita dopo partita si è alzata anche l’asticella del suo gioco. Diciannove partite da titolare delle ventotto da lui disputate, una ratio di punti al minuto impressionante e una striscia di sedici gare consecutive chiuse in doppia cifra; i numeri messi a referto ci dicono 13.9 punti (52.6% da due, 41.2% da tre e 90.9% ai liberi), 2.1 assist, 1.4 rimbalzi, +6.8 di plus/minus e 11.3 di valutazione in 20.6 minuti di media.

Tornik’e Shengelia – Virtus Segafredo Bologna

I movimenti del lungo georgiano sarebbero da insegnare non solo al minibasket, ma anche a scuola durante le lezioni di educazione fisica; movimenti armoniosi tali da essere una gioia per gli occhi, legati a stretto contatto da un talento sopraffino che gli ha consentito di essere inserito nel “Dream Team” della stagione regolare e di vincere l’MVP del mese di ottobre di questa Serie A UnipolSai. Un campionato da fuoriclasse e un’asticella posta sempre più in alto, da quando è approdato in Italia il classe 1991 ha mostrato una pallacanestro da stropicciarsi gli occhi; nel record di fine regular season di 22-8 della Virtus Segafredo Bologna c’è soprattutto il suo zampino e infatti questo lo ha portato a giocarsi fino all’ultimo la palma di MVP della regular season. Tre “doppie-doppie” con la combo punti-rimbalzi, una striscia di tredici partite consecutive chiuse in doppia cifra e i massimi in carriera alle voci punti (27 contro la Germani Brescia) e valutazione (35 contro la NutriBullet Treviso Basket). I numeri messi a referto dal nativo di Tbilisi sono i seguenti: 13.8 punti (56.5% da due, 41% da tre e 81.5% ai liberi), 5.1 rimbalzi, 3.3 assist, +9.5 di plus/minus (secondo miglior dato della Serie A UnipolSai) e 17.8 di valutazione (sesta miglior voce del campionato) in 23.4 minuti di media.

Miro Bilan – Germani Brescia

Dal timbro di pivot old school a quello di point center, il nativo di Sebenico ha saputo unire alla perfezione il proprio mix letale di talento e portarlo alla corte di coach Alessandro Magro; questa combinazione gli ha permesso di essere inserito nel miglior quintetto della Serie A UnipolSai. La regular season della Germani Brescia si è chiusa al terzo posto con un record di 21-9 dopo aver occupato la vetta della classifica per larghi tratti; tra i protagonisti assoluti di questo traguardo rientra certamente il classe 1989 che ha saputo fin da subito entrare nei meccanismi della compagine lombarda, risultando il tassello mancante per completare il puzzle. Il centro croato ha messo a referto nove ‘doppie-doppie’ (otto delle quali con la combo punti-rimbalzi) e ha stabilito i propri career high nel dato degli assist (11) e della valutazione (42) contro la Openjobmetis Varese; in stagione ha registrato 13.1 punti (60.4% da due – secondo dietro a Derek Ogbeide – e 69.2% dalla lunetta), 8.1 rimbalzi (secondo alle spalle di Derek Ogbeide), 4.0 falli subiti, 2.8 assist, +5.5 di plus/minus e 19.3 di valutazione (secondo solo a Niccolò Mannion) in 24.5 minuti di media.